Alla fine, ce l’hanno fatta. Sin qui, forse è stata l’impresa più ardua: Roberto Fico, deputato del Movimento 5 Stelle, è stato eletto presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Sui 37 presenti della bicamerale, 29 hanno votato a favore, uno ha votato Minzolini, un altro Gelmini, un altro ancora de Micheli mentre cinque hanno votato scheda bianca. «Spero che in questa legislatura faremo un ottimo lavoro e, senza nasconderci, e in tutta trasparenza, spero che il faro della commissione sia cercare di far distaccare la politica dall’informazione e dalla tv di stato che è di tutti i cittadini» ha dichiarato Fico non appena eletto. Se l’M5S manterrà fede alle promesse, è la televisione di Stato dovrebbe radicalmente cambiare volto. Da sempre i grillini attaccano la lottizzazione dell’azienda e il loro scopo è quello di cacciarne fuori la politica. Di recente, Beppe Grillo, aveva affidato ad un post sul suo blog una sorta di “minaccia” programmatica destinata ai giornalisti di Viale Mazzini, sostenendo che se l’M5S avesse ottenuto la presidenza, avrebbero dovuto rendere conto della «loro omertà, dei loro attacchi telecomandati, dei loro silenzi. Sono responsabili più dei loro padroni, di chi li ha assunti, di chi gli telefona (ma sovente non è neppure necessario) per dettargli palinsesto, contenuti e persino le parole e le pause». Altro fronte sul quale i grillini sembrano intenzionati a intervenire è quello degli sprechi. Il comico genovese aveva sottolineato, infatti, che «la Rai è un pozzo senza fondo. In un’Italia che non ha più neppure gli occhi per piangere ha perso 200 milioni di euro nel 2012». In passato, infine, il leader dei 5 Stelle aveva così sintetizzato i suoi proponimenti: «bisogna creare una sola televisione pubblica, che non abbia alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità». Le due rimanenti «possono essere vendute al mercato». Ovviamente, il presidente della commissione Vigilanza non ha alcun potere in merito.