Si è tenuto il convegno del forum IFSB «The European Challenge» dedicato al tema della finanza islamica, un tema assai importante dato il peso che essa riveste nel mondo della finanza una quota pari a 1900 miliardi di dollari secondo le stime di quest’anno. Era presente anche il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che ha commentato appunto l’importanza di questo mondo finanziario, fondato sul precetto della religione islamica, precetti che ad esempio proibiscono il pagamento degli interessi così come il concetto di speculazione. Visco ha sottolineato come anche se la finanza islamica è solo l’1% di quella mondiale, essa è destinata ad assumere sempre più importanza: “l’attuale dimensione dell’industria è pari a 1.600 miliardi di dollari con una rapida espansione al tasso annuo del 10/15%. Questa espansione dovrebbe continuare anche in futuro: secondo stime di mercato si calcola che per la fine dell’anno gli asset della finanza islamica avranno raggiunto 1.900 miliardi di dollari” ha spiegato. Per questo, ha aggiunto, è importante che la finanza italiana si doti delle necessarie conoscenze per operare con questo mondo.