Weekend di lavoro per Monte dei Paschi: l’istituto senese, oltre a tenere aperta la porta per una soluzione di mercato, sta studiando il meccanismo di salvataggio pubblico. Nel giro di pochi giorni si potrebbe arrivare ad un provvedimento, del resto ci sono “già soluzioni a portata di mano, bisogna portarle a compimento”, come spiegato dal viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti. Questo provvedimento ha un peso politico rilevante, ma ci si interroga sul meccanismo di salvataggio pubblico di Mps. Come si articolerà l’intervento dello Stato? Stando a quanto riportato da Repubblica, in due tempi: prima con una garanzia tra i 3 e i 5 miliardi sull’aumento da 5 miliardi che Mps deve lanciare, poi – se l’operazione dovesse fallire – andrebbe seguita la procedura europea che prevede il coinvolgimento di azionisti e obbligazionisti per rispettare le regole nel merito. L’eventuale intervento dello Stato come “garante” della ripatrimonializzazione precauzionale delle banche italiane farà discutere: sta già emergendo la divisione tra chi contesta il ritorno della mano pubblica nel settore del credito e chi lo considera indispensabile, anzi tardivo.
Mps ha visto bocciare dalla Bce la richiesta di proroga al 20 gennaio 2017 l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Dopo la bocciatura da parte del consiglio di vigilanza della Banca centrale europea per l’istituto di credito senese si potrebbe profilare un decreto di salvataggio del governo. Ipotesi condivisa da Francesco Boccia, deputato del Partito Democratico e presidente della commissione Bilancio della Camera. Lo ha dichiarato lo stesso Boccia questa mattina durante il suo intervento a Rainews24. Boccia ha definito “necessario” il decreto di salvataggio per Mps. “La possibilità di un intervento dello Stato – ha spiegato Boccia – in caso di emergenza nazionale si può fare”. E su quale governo debba nel caso approvare un decreto di salvataggio per Mps Boccia ha chiarito che “dipende dai tempi che indicherà il presidente della Repubblica Mattarella: si può fare se ci sarà già un nuovo governo nei prossimi giorni ma non ci sarebbe nulla di male se lo facesse il governo uscente”.
Dopo la bocciatura della richiesta di Mps di avere più tempo per l’aumento di capitale da parte del consiglio di vigilanza della Bce, ci si interroga sul futuro dell’istituto senese. Oggi non sarebbe prevista alcuna riunione del Consiglio dei Ministri per fare il punto della situazione: l’indiscrezione è stata riportata dall’Ansa, che cita fonti di Palazzo Chigi, secondo cui però lo schema di decreto legge sulle banche è sostanzialmente pronto per essere varato in caso di necessità. Mps comunque lascia aperta la porta ad una soluzione di mercato che potrebbe passare dalla riapertura della conversione dei bond al pubblico retail. Ci sono oltre 40 mila risparmiatori che hanno in mano 2 miliardi di obbligazioni subordinate e che non hanno potuto aderire alla conversione: in tal caso – e tenendo conto del miliardo già raccolto dalla conversione degli istituzionali e quello atteso dal Qatar, Mps dovrebbe raccogliere sul mercato un solo miliardo. Se, però, quest’opzione fallisse, allora non resterebbe che lo Stato.
Dopo il no all’aumento di capitale di Mps arrivato ieri da parte della Bce, sarebbe pronto da parte del governo il salvataggio per decreto. La Banca centrale europea ha negato ieri a Monte dei Paschi di Siena la proroga per effettuare le azioni di ricapitalizzazione necessarie per procedere al salvataggio della banca. Mps aveva chiesto di prorogare al 20 gennaio 2017 l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro, la cui scadenza era fissata per il 31 dicembre. La richiesta di proroga era stata fatta da Monte dei Paschi di Siena tenendo conto delle difficoltà di collocare tutte le nuove azioni entro fine anno. Dopo il no della Bce, per il quale manca solo l’ufficializzazione da parte del Consiglio direttivo, Mps ha chiuso ieri a Piazza Affari con un tonfo del titolo in Borsa: -10,55%. Secondo fonti vicini al governo, anche se dimissionario, sarebbe però pronto un piano di salvataggio per decreto della banca Monte dei Paschi di Siena.