Il governatore del Friuli Debora Serracchiani (Pd) contro il ministro dello sviluppo economico Zanonato (Pd anche lui): un partito sempre più in evidente crisi di convivenza? Dopo le spaccature ai vertici date dalle dimissioni del presidente Cuperlo, ecco adesso un nuovo caso che questa volta tocca anche l’esecutivo. Il governatore del Friuli Venezia Giulia giudica infatti privo “dell’equilibro necessario” il ministro Zanonato, di area bersaniana, per quanto riguarda la gestione del caso Electrolux. L’azienda svedese, che ha quattro stabilimenti in Italia, potrebbe infatti licenziare duecento dipendenti e quello che preoccupa il governatore è che dei quattro stabilimenti quello maggiormente a rischio si trova proprio nella sua regione, in provincia di Pordenone. “Nella gestione della crisi Electrolux il ministro Zanonato ha dimostrato di non avere l’equilibrio necessario per ricoprire il suo delicato incarico: dovrebbe dimettersi” ha detto il governatore. Zanonato aveva detto che i problemi dell’azienda svedese riguardavano unicamente lo stabilimento friulano. A Porcia, dove si trova lo stabilimento, sono impiegate 1200 persone; a Susegana in provincia di Treviso mille: a Solaro, Milano, novecento, e a Forlì 800. Da qui la preoccupazione del governatore: “Come presidente di Regione devo esprimere un vivissimo rammarico per la condotta tenuta dal ministro Zanonato, che ha preferito saltare tutti i livelli di mediazione, inclusi quelli istituzionali, credendo di risolvere la crisi buttando a mare lo stabilimento di Porcia. Per noi è inaccettabile il metodo e soprattutto il merito”.