Ha preso il via oggi il programma Quantitative Easing per rilanciare la crescita nell’eurozona. La Banca centrale Europea acquisterà titoli (in gran parte di Stato) dei Paesi membri a un ritmo di sessanta miliardi di euro al mese fino alla fine di settembre 2016 per fornire ulteriore liquidità al sistema bancario. Come fatto sapere da fonti vicine all’operazione citate da Bloomberg, da Fancoforte sarebbe iniziato anche l’acquisto di titoli di Stato italiani: la Bce ha anche acquistato titoli di Germania, Francia e Belgio. Come calcolato di recente dalla Cgia di Mestre, con il Quantitative easing l’Italia dovrebbe ricevere dalla Bce fino a 150 miliardi di euro.
Prende il via oggi il Quantitative Easing per risollevare l’economia europea. Il programma consiste nell’acquisto, da parte della Banca Centrale Europea, dei titoli di Stato dei Paesi membri dell’Unione: verranno selezionati quelli con un alto valore, affinché la Bce possa coprire i costi sostenuti per l’acquisto. L’operazione sarà continuativa: ogni mese infatti, i titoli di Stato verranno acquisiti fino al settembre del prossimo anno. Quali saranno i benefici per le economie europee? Innanzitutto le banche avranno una liquidità maggiore, quindi potranno erogare più facilmente mutui e prestiti applicando dei tassi ragionevoli e non proibitivi, come accade nel periodo di crisi. Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, si dice fiducioso di tale manovra e degli effetti positivi che essa apporterà, anche se pare che il problema potrebbe aumentare visto che l’euro potrebbe venire svalutato leggermente nel corso dei prossimi mesi, e perdere terreno nel confronto dello Yen e del Dollaro, così come della Sterlina. In passato, la manovra del Quantitative Easing non ha avuto degli effetti positivi, dato che anche le liquidità della Banca Centrale non erano abbondanti, ma oggi la situazione sembra decisamente diversa. Tale operazione dunque potrebbe sanare, nel corso di quest’anno e del prossimo, la situazione economica europea e portare lo spread ad un valore ottimo, cosa che di conseguenza permetterà ai Paesi di tutta l’Europa, Italia compresa, di poter finalmente uscire dal lunghissimo periodo di crisi.