TGCOM24 (11 GIUGNO): IL PARAGONE CON I COMUNI “SUPERIORI”
Osservando i dati e i sondaggi condotti da Tg Com24 sui primi risultati delle Elezioni Amministrative: prendendo i dati solo dei Comuni “superiori” ovvero di quelli oltre i 15mila abitanti (erano 109 al voto in queste Comunali, ndr) si osserva il crollo netto del Centrosinistra, la crescita “zero” del Movimento 5 Stelle e il buon exploit del Centrodestra specie con i candidati leghisti. Alle Elezioni precedenti, 18 Comuni “superiori” andarono al primo turno al Csx-Pd, mentre solo 4 andarono a Lega-FI-FdI, con 7 Liste Civiche vincenti (80 andarono a ballottaggio): nel 2018 invece il Centrosinistra fa il “gambero” e retrocede fino a 4 Comuni conquistati subito, mentre 10 vanno a Salvini, Berlusconi e Meloni. Sempre “0” per Di Maio, mentre la Liste Civiche restano vincenti in 7 Comuni: al ballottaggio vanno 61 Comuni “superiori”. Se però si osservano i dati mostrati dai grafici sondaggistici di Repubblica, allora scopriamo che la “coalizione” maggiormente vincente nelle Comunali italiane è quella “civica”. Furono 29 quelle vincenti alle ultime Amministrative, mentre salgono a 42 in questa tornata elettorale. Salgono bene i dati del Centrodestra, mentre fanno decisamente peggio quelli del Centrosinistra col Pd che paga ancora l’effetto Governo in maniera pesante. Qui le ultime notizie per Elezioni Amministrative 2018: affluenza. Qui i risultati Comunali: Brescia, Sondrio (Lombardia) – Avellino, Viterbo (Campania e Lazio) – Brindisi, Barletta (Puglia) – Imperia, Ivrea (Liguria e Piemonte) – Catania, Messina (Sicilia) – Siena, Pisa, Terni (Toscana e Umbria) – Vicenza, Imola, Ancona (Veneto, Emilia Romagna e Marche)
DEMOPOLIS (30 MAGGIO): SICILIA, IL FALLIMENTO DI MUSUMECI
Secondo i sondaggi effettuati lo scorso 30 maggio da Demopolis a 6 mesi dall’insediamento del Governo Regionale di Nello Musumeci (Centrodestra compatto con il “patto dell’arancino” siglato da Salvini, Berlusconi e Meloni) la situazione attuale nella regione con più comuni al voto (assieme alla Lombardia) di queste Amministrative di giugno potrebbe vedere un notevole vantaggio per il Movimento 5Stelle. È stato infatti chiesto agli elettori intervistati prima del silenzio elettorale di queste Comunali se hanno ancora fiducia nell’istituzione Regione: il risultato è decisamente pessimo dato che solo il 15% si dice ancora fiducioso, con l’80% che invece boccia sonoramente l’Ars e i primi mesi di Governo Musumeci. Per questo motivo, dato che già nelle Regionali in autunno 2017 Di Maio aveva sfiorato il “colpaccio” andando vicinissimo a battere il Centrodestra per il nuovo Consiglio Regionale siciliano, ora nei vari comuni al voto della Sicilia – tra i più importanti abbiamo Ragusa, Messina, Trapani e Catania – potrebbe suonare l’effetto M5s ancora più dilatato e maggiore del Centrodestra, pur rimanendo una sfida ancora imprevedibile in molti Comuni siculi.
DEMETRA (25 MAGGIO): COMUNALI CINISELLO BALSAMO, AVANTI IL PD
I 71mila abitanti di Cinisello Balsamo rappresentano uno dei test più importanti nella provincia di Milano per le Elezioni Comunali 2018: i sondaggi espressi prima del silenzio elettorale – in particolare facciamo riferimento ai dati di Demetra del 25 maggio scorso pubblicati sul sito ministeriale dei Sondaggi Politici – davano l’incarico bis come sindaco della città a Siria Trezzi, 49enne del Pd tra i volti certamente più stimati dall’elettorato tra le Amministrazioni dem in Lombardia negli ultimi 5 mesi. M5s e Centrodestra dovranno dunque impegnarsi a fondo per poterla battere e a vedere i sondaggi condotti prima del silenzio imposto per legge la sfida si fa assai dura per i rivali. Trezzi infatti è data attorno al 48,8%, mentre Giacomo Ghilardi – sostenuto da NcI, Forza Italia, Lega, FdI e liste civiche di Centrodestra – viene dato al 27,8% dai sondaggi di tre settimane fa. Come outsider il candidato del M5s Maurizio Zinesi è stimato attorno 20,2%, mentre chiude in fondo alla classifica del tutto provvisoria Luigi Marsiglia, col 3,2% sostenuto da tre Liste Civiche per Cinisello Balsamo di ispirazione ambientalista. L’attesa ora è tutta per confermare o smentire i dati dei sondaggi della vigilia per vedere se le varie beghe nazionali e i richiami delle Amministrazioni Comunali più grandi possano aver determinato, causato o cambiato il voto espresso di questi ultimi anni.
EUMETRA (4 GIUGNO): IL 70% APPOGGIA IL GOVERNO LEGA-M5S
Il giorno delle Elezioni Amministrative è giunto e uno dei temi forse centrali di questa tornata elettorale è quanto emerge da un sondaggio pubblicato il 4 giugno scorso da Eumetra Monterosa, disponibile come sempre anche sul sito della Presidenza del Consiglio. Il Centrodestra viaggia compatto in quasi tutti i 761 Comuni al voto ma il dato dei sondaggi di questo primissimo periodo post-formazione del Governo mostra che agli elettori l’asse Lega-M5s piace e non poco. Il 20% infatti appoggia molto positivamente l’asse nata fra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, mentre il 50% seppur con qualche dubbio ancora appoggia «abbastanza positivamente» il Governo Conte formando in tutto una fetta consistente di elettorato intervistato, il 70%, che ritiene giusto il percorso intrapreso delle forze “populiste”. Il 20% non si vede d’accordo con la politica inclusiva di Lega e M5s mentre il 9% la boccia sonoramente: resta dunque il “rischio” di questo Centrodestra che in tutte le sfide Amministrative (Comunali o Regionali che siano) si dimostra la coalizione vincente e più importante sul territorio, ma nello stesso tempo a livello nazionale Forza Italia e Fratelli d’Italia vengono esclusi per optare sul tanto discusso Governo del cambiamento. Quale dei due “forni” rimarrà vincente per Matteo Salvini e il Carroccio.
TECNÈ (22 MAGGIO): COMUNALI IMPERIA, AVANTI IL CENTRODESTRA
Nel giorno delle Elezioni Comunali Amministrative ovviamente non sono disponibili sondaggi reali visto che sono vietati per legge: per quanto riguarda la città di Imperia, uno dei 2 capoluoghi di provincia al voto la prossima domenica, l’unica cosa che è possibile verificare (così per tutti gli altri comuni al voto) è dunque l’ultimo dato disponibile e legale pubblicato dal sondaggio di Tecnè del 22 maggio ovvero prima del silenzio elettorale imposto per legge. In quei sondaggi (verificabili sul sito della Presidenza del Consiglio, ndr) era evidente la situazione di assoluta imprevedibilità, forse una delle più interessanti a livello nazionale: ai tre “canonici” in sfida si aggiunge infatti un candidato sindaco indipendente molto noto al grande pubblico, quel Claudio Scajola ex ministro con diversi precedenti con la giustizia italiana e, inoltre, ex sindaco di Imperia. Secondo i sondaggi prodotti ormai tre settimane fa, Scajola sarebbe dato al 15%, appena sotto il 20% di Maria Nella Ponte, candidata con il Movimento 5 Stelle e il 22% del candidato sindaco di Pd e Centrosinistra, Guido Abbo. Davanti a tutti, per ora, Luca Lanteri sostenuto dal Centrodestra compatto eccetto Popolo della Famiglia, Obiettivo Imperia, Area Aperta e Imperia Insieme, che sostengono Scajola nelle liste civiche. In tutti questi giorni le forze potrebbero anche essersi discostate in vario modo, specie dopo le ben note traversie di Governo nazionale, ma di certo la partita è tutt’altro che chiusa.