Inevitabile è scoppiata la polemica, dai toni molto duri, in seguito alla decisione della conferenza dei capigruppo al senato di non nominare le commissioni parlamentari. Il motivo è semplice: impossibile senza che prima ci sia un governo. Come noto, da giorni invece il M5S chiede che vengano nominate ugualmente. E infatti alla decisione dei capigruppo di stoppare le commissioni, è esplosa la rabbia dei cinque stelle guidata ovviamente da Beppe Grillo che parla di golpe in atto da anni. Inoltre proprio oggi è stata decisa la protesta del M5S che darà vita a una occupazione simbolica delle aule del parlamento proprio per protestare contro la mancata nomina delle commissioni. Anche su questo c’è durissima polemica: il capogruppo al senato del Pd parla di gesto anti democratico: “Quella di occupare l’Aula è una minaccia non democratica”. E dunque braccio di ferro tra i partiti e i cinque stelle La senatrice M5S Ornella Bertorotta conferma la manifestazione di oggi: “Al termine della seduta, come ampiamente annunciato nei giorni scorsi, ci intratterremo all’interno dell’Aula in segno di protesta contro il mancato avvio delle commissioni parlamentari permanenti”. Se non otterranno nulla, ha aggiunto, valuteranno se fare altri gesti dimostrativi nei prossimi giorni. Come dicevamo Grillo para invece di golpe: “L’Italia non è più una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica. I partiti hanno sostituito la democrazia. La volontà popolare è diventata una barzelletta” ha scritto sul suo blog. Rincara i toni Roberta Lombardi capogruppo alla camera dei cinque stelle: “Il regolamento è chiaro le commissioni potrebbero partire subito. I partiti non hanno la nostra sensibilità sul fatto che siamo una repubblica parlamentare. Affidano l’attività legislativa solo al governo. Siamo arrivati allo stravolgimento della Costituzione”.