Libri chiusi, l’Esselunga per questo debutto nel mercato obbligazionario non può certo lamentarsi: «Si sono chiusi con ordini complessivi oltre gli 8,25 miliardi di euro i book per il bond in due tranche a 6 e 10 anni da 500 milioni ciascuna, lanciato questa mattina da Esselunga», conferma anche la Reuters dopo le parole di un lead manager coinvolto nell’operazione. Si conferma dunque il successo e la buona strategia per il momento della Famiglia Caprotti che un anno dopo la morte del suo geniale fondatore sbarca con successo nel mercato dei bond: l’emissione servirà al colosso italiano di rimborsare il pool di banche che a fine giugno ha finanziato il riacquisto del 67% della Villata Immobiliare in mano a Marina, Giuseppe e Violetta Caprotti, eredi del fondatore Bernardo. Come spiega Economia Finanza, «In fase di lancio dell’operazione si parlava di un tasso dell’ordine del 2%. Consolidare la Villata Immobiliare permetterà alla società di risparmiare il canone degli affitti, che è superiore all’interesse sul debito». Si tratta di un buon test anche sul lungo periodo, come conferma anche Radiocor: «una prima mossa a cui potrebbero seguirne altre, anche perché nell’ambito dell’accordo tombale firmato dagli eredi a inizio estate, è previsto che la quota del 30% in mano a Giuseppe e Violetta venga collocata sul mercato entro quattro anni, salvo che di qui ad allora i padroni del colosso dei supermercati trovino un’altra soluzione condivisa».
ORDINI OLTRE GLI 8,25 MILIARDI DI EURO
I book per il bond in due tranche lanciato questa mattina da Esselunga si sono chiusi con ordini complessivi che superano gli 8,25 miliardi di euro. Lo annuncia Reuters, che cita un lead manager coinvolto nell’operazione. Il bond è stato suddiviso in due tranche a 6 e 10 anni da 500 milioni ciascuna: per quella più breve le richieste hanno superato i 4,25 miliardi prima della cosiddetta “riconciliazione”, mentre per quella più lunga gli ordini hanno superato quota 4 miliardi. Tra 65 e 70 punti base sopra il tasso midswap è la guidance di rendimento per la porzione a sei anni, tra 110 e 115 pb su midswap per quella a dieci anni. Dopo Milano la presentazione del bond Esselunga ha toccato a inizio settimana Londra e Francoforte per poi concludersi ieri con una doppia tappa a Parigi e Amsterdam. Il prestito è finalizzato al rifinanziamento di due terzi del debito bancario da 1,5 miliardi di euro contratto a luglio per il riassetto tra gli eredi del fondatore del gruppo Bernardo Caprotti. (agg. di Silvana Palazzo)
L’OFFERTA HA SUPERATO IL MILIARDO
Il debutto è di certo tutt’altro che negativo per il bond emesso da Esselunga per la giornata di oggi sul Mercato azionario: libri aperti per il collocamento dell’obbligazione di una delle catene di Supermarket più famosi e produttive del nostro Paese, dopo un roadshow che di fatto ha presto tutte le principali piazze finanziarie europee. Come avverte il Sole 24 ore nel suo ultimo focus sulla situazione del mercato obbligazionario, stamane è partita l’operazione di collocamento del prestito «per complessivi un miliardo di euro che servirà in primis a rimborsare il finanziamento bancario acceso per l’acquisto della maggioranza di Villalta Partecipazioni, il veicolo cioè in cui sono raccolti 83 immobili utilizzati dalla catena di supermercati». Sono cento investitori tra cui compagnie di assicurazioni, fondi pensioni e altri gruppo istituzionali europei ad aver aderito al lancio del bond in casa Caprotti: «Oggi quell’ interesse si dovrà trasformare in ordini di acquisto alla Borsa di Lussemburgo dove sarà quotato il primo bond dei supermercati italiani che avrà una taglia di circa un miliardo a fronte di un buon «appetito» degli investitori europei», scriveva il Corriere della Sera stamattina prima delle cifre interessanti raggiunte sul mercato delle obbligazioni.
RIFINANZIATI I PRESTITI
Nulla da dire, è piaciuto e molto il fattore Esselunga ai mercati europei, e non solo: «ha giovato il rating incassato da Standard & Poor, che ha dato un giudizio BBB- con outlook stabile, e da Moody’ s che ha votato Baa2 con outlook negativo, che gli analisti motivano con l’ assenza di diversificazione geografica del gruppo, il primo privato per dimensioni in Italia che chiuderà l’ anno con ricavi a un passo dagli 8 miliardi (7,5 un anno fa), sulla scia di un fatturato cresciuto del 3% a settembre». Ma questo, per Esselunga significa in prima battuta la possibilità raggiunta di poter rifinanziare i due terzi degli 1,5 miliardi di prestito bancario di luglio finalizzato al riassetto tra gli eredi di Caprotti e la riorganizzazione del gruppo. Secondo quanto spiega il Sole 24 ore con l’agenzia Radiocor, il bond di collocamento è composto da due tranche da 500 milioni ciascuna: «una con scadenza 6 anni (ottobre 2023) e l’altra a 10 anni (ottobre 2027). Le indicazioni iniziali di prezzo sono tra 90-95 punti base sopra il midswap per l’emissione a 6 anni e di uno spread in area 135 punti sopra il midswap per quella a 10 anni».