Incredibilmente lento lo spoglio delle schede anche a Siracusa: nonostante siano state scrutinate solamente 96 sezioni sulle 123 totali, sembra comunque delinearsi il ballottaggio tra Giancarlo Garozzo, candidato del centrosinistra al momento fermo al 31,23%, e Paolo Reale del Pdl a quota 27,19%. Più staccati tutti gli altri: Edy Bandiera al 20,86%, il grillino Marco Ortisi al 6,67% e Santi Pane al 4,79%.
Sono definitivi i dati provenienti da Ragusa, dove è terminato il conteggio delle schede: Giovanni Cosentini, candidato del centrosinistra, sfiderà tra due settimane al ballottaggio Federico Piccitto del Movimento Cinque Stelle che per un soffio si è piazzato secondo. Il primo ha ottenuto in totale il 29.34% delle preferenze con 8877, mentre il secondo ha chiuso il primo turno di queste elezioni con il 15.64% e 4732. Seguono Franco Antoci del Pdl con il 15.05%, Enrico Platania (Lista Civica) con il 14.54%, Ciccio Barone (Lista Civica) con il 13.06% e Giovanni Iacono (Lista Civica) con il 12.36%.
Lo spoglio procede a rilento a Messina, dove sono state scrutinate 217 sezione sulle 254 totali, almeno secondo quanto riportato dal sito web della Regione. In testa c’è ancora Felice Calabrò, il candidato del centrosinistra che potrebbe evitare di andare al ballottaggio avendo ottenuto fino ad ora il 50,10% delle preferenze totali. A seguire c’è Renato Accorinti, sostenuto da una lista civica, fermo invece al 23,86%. Più staccato il Pdl che con Vincenzo Garofalo non supera il 18,43%, mentre sono sotto il 3% Maria Saija, Gianfranco Scoglio e Alessandro Tinaglia.
Il candidato del centrosinistra Enzo Bianco è il nuovo sindaco di Catania. L’ex senatore del Pd, quando manca solamente una sezione da scrutinare (334 su 335 seggi), ha ottenuto il 50,64% delle preferenze. Il candidato del centrodestra, il sindaco uscente Raffaele Stancanelli, si attesta invece al 36,63%. Tonfo per il Movimento 5 stelle, che con la candidata Lidia Adorno non supera il 3,39%, mentre il professor Maurizio Caserta raggiunge il 7,34%. Matteo Iannitti è all’1,57 e Tuccio D’Urso allo 0,43%.
Continuano ad affluire in modo straordinariamente lento i dati delle amministrative. A Ragusa siamo arrivati a 46 sezioni su 71, e al momento il Pd conduce con Giovanni Cosentini che raggranella il 28,18%; Siracusa (incredibilmente indietro nello spoglio con sole 3 sezioni scrutinate su 123, ovvero “un terzo” di sezione all’ora, ritmo tenendo il quale “lavorando” anche questa notte si raggiungerà il risultato in oltre 46 ore) il candidato sindaco del Pd sta raggranellando il 31,93% ed è saldamente in testa; a Messina le sezioni scrutinate sono 6 su 254 e il candidato Felice Calabrò del centrosinistra viaggia oltre il 50% (se il dato fosse più consolidato parleremmo di possibile vittoria al primo turno per lui); vittoria al primo turno che potrebbe arrivare per Enzo Bianco a Catania: 69 seggi su 335 e Bianco del Pd stabile sul 51,17% dei voti
Disponibili i primi dati di Catania, diffusi dal comune. Quando siamo a 46 sezioni scrutinate su 335, in testa con oltre il 52% delle preferenze c’è Enzo Bianco del Pd che punta alla vittoria al primo turno. Raffaele Stancanelli, espressione dell’area berlusconiana è secondo con poco meno del 35% delle preferenze.
A Ragusa prosegue piuttosto speditamente a confronto degli altri comuni capoluogo siciliani. Quando siamo a 44 sezioni scrutinate sulle 71 totali, il cancidato del Pd Cosentini guida la pugna elettorale con il 28,24% dei voti, mentre Antoci (Pdl) con il 15,08% viene opravanzato anche da Piccitto, candidato 5 Stelle (16,37%).
Cominciano ad arrivare i primi dati per la città di Siracusa, anche se al momento è riferibile a una sola sezione scrutinata sulle 123 totali. Il Pdl è in vantaggio al momento con il 29,85% dei voti contro il 28,57% del candidato sindaco del Pd e il 26,44% di Paolo Reale Ezechia.
Quando sono state scrutinate 40 sezioni sulle 254 totali, a Messina è in vantaggio il candidato del centrosinistra, Felice Calabrò, con il 48%, seguito da Renato Accorinti, sostenuto dal “Comitato No Ponte”, che invece si attesta al 25%. Il candidato del Pdl, Enzo Garofalo, è al momento al 21%. Sempre a Messina, la polizia ha denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale due rappresentanti de “Il Megafono” in un seggio al rione Giostra: sembra infatti che, durante un diverbio, i due abbiano aggredito un agente della Digos.
– Quando siamo giunti a metà dello spoglio, con 36 sezioni scrutinate sulle 71 totali, a Ragusa sembra delinearsi il ballottaggio tra il candidato di Megafono, Giovanni Cosentini, sostenuto da Pd e Udc, e il candidato del Movimento 5 Stelle Federico Piccitto: il primo ha ottenuto al momento il 28,79% dei consensi, il secondo il 16,35%. Netto il calo del centrodestra, che con l’ex presidente della Provincia Franco Antoci ha ottenuto fino ad ora il 14%. Seguono Giovanni Iacono con la lista “Partecipiamo” al 12,5% e Francesco Barone col 12,48%.
– Il primo comune siciliano a eleggere il nuovo sindaco è Mongiuffi Melia, in provincia di Messina, dove a trionfare è stato Rosario Leonardo D’Amore, sostenuto da tre liste civiche ed eletto con il 45,95% delle preferenze. Su 619 aventi diritto, i votanti sono stati 519 (pari all’84,49%).
– “A Catania si profila una vittoria del centrosinistra al primo turno, ma anche in tanti altri Comuni siciliani. Siamo avanti a Messina e a Ragusa e si prospetta un ballottaggio con un testa a testa a Siracusa”. Queste le parole del governatore Rosario Crocetta, intervenuto al TgRai Sicilia per commentare l’esito di queste elezioni. “Sembra che la rivoluzione siciliana si sta facendo anche nelle città, si sta strutturando una nuova coscienza che vede il centrosinistra affermarsi, sia il Pd e il Megafono, per dire quanto siamo complementari, ed è ora di finirla con tante polemiche”, ha aggiunto.
–In Sicilia lo spoglio delle schede prosegue molto lentamente. Diffusi i dati relativi all’affluenza, c’è grande attesa per i risultati definitivi del voto che però giungono con estrema lentezza. Dopo pochissime sezioni scrutinte, a Messina è in vantaggio l’ex ministro dell’Interno Bianco sul candidato di centrodestra Stancanelli, anche se i due potrebbero comunque sfidarsi tra due settimane al ballottaggio. Pochi, invece, i voti raccolti fino a questo moemnto dalla candidata del M5S, Lidia Adorno. A Ragusa, dove sono state scrutinate una ventina di sezioni, è in vantaggio il candidato del centrosinistra Giovanni Cosentini con il 28,49%, seguito da Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle al 16,87%. E’ stato intanto diffuso il dato definitivo dell’affluenza in Sicilia: ha votato il 66,07% degli aventi diritto.
– Primi dati definitivi sull’affluenza alle urne divisa per provincia (mancano Messina e Catania). Ad Agrigento ha votato il 54,90% degli aventi diritto, a Caltanisetta il 46,91, mentre a Enna il 62,02. Gli elettori che si sono recati ai seggi a Palermo sono stati il 67,72%, a Ragusa il 66, 57%, a Sicuracusa il 68,07%, mentre a Trapani il 71,28%.
– Definitivo anche il dato relativo all’affluenza in provincia di Trapani, dove la percentuale dei votanti ha raggiunto quota 71,28%. Anche se in misura minore rispetto a tanti altri comuni siciliani, anche qui si è comunque registrata una flessione del 3,5%.
– Arriva anche il dato definitivo dell’affluenza a Siracusa che ha registrato un calo del 4,39%. Si è recato alle urne il 66,25% degli aventi diritto contro il 70,64% della tornata elettorale precedente.
Molto più netto il calo di affluenza registrato in provincia di Caltanissetta: nei sei comuni chiamati al voto, infatti, si è recato alle urne solamente il 46,91% dell’elettorato. Il dato più basso è stato registrato a Delia, dove l’affluenza non ha raggiunto neanche la quota del 40%.
Affluenza in netto calo ovunque in Sicilia, dove è già iniziato lo spoglio delle schede: a Ragusa città si è recato alle urne il 63,48 per cento degli aventi diritto, un dato più basso di quasi 9 punti percentuali rispetto alle amministrative del 2011. A votare sono stati 39.407 votanti su 62.076 elettori, mentre nei quattro comuni della provincia ragusana l’affluenza è stata del 66,57%, pari a 94.397 votanti su 141.794.
Negli stessi giorni di domenica 9 e lunedì 10 giugno si è votato anche in Sicilia per il primo turno delle elezioni comunali che interessano 142 comuni, di cui 4 capoluoghi di provincia (Catania, Messina, Ragusa e Siracusa), in cui i cittadini si sono espressi per l’elezione dei Sindaci e dei Consigli, oltre che per il rinnovo delle cariche elettive in 25 circoscrizioni. Sono chiamati a recarsi alle urne, in totale, 1.637.134 elettori, di cui 846.620 donne e 790.514 uomini, mentre il totale dei candidati alla carica di Sindaco sono 485, di cui 430 uomini e 55 donne. L’affluenza registrata alle 22 di ieri sera nei comuni siciliani chiamati al voto è del 47,63%: in particolare, il calo più netto si è verificato a Ragusa (-9 per cento, pari a una flessione del 30 per cento degli elettori), mentre l’affluenza è più stabile a Catania e Messina. E’ addirittura in crescita, invece, la partecipazione degli elettori a Siracusa (+1 per cento). Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi, alle ore 15 di oggi.
– A Catania la maggiore sfida si gioca tra il sindaco uscente Raffaele Stancanelli, sostenuto dal Pdl e da due liste civiche, e l’ex senatore Enzo Bianco del Pd. Ci sono poi Maurizio Caserta, professore universitario sostenuto da una lista civica, Lidia Adorno del Movimento 5 Stelle, Matteo Iannitti di Rifondazione Comunista e Tuccio D’Urso sostenuto da una lista civica.
– I candidati sindaco a Messina sono Gianfranco Scoglio di Nuova Alleanza, Giusy Furnari de Il Megafono, Enzo Garofalo del PdL, Maria Cristina Saija del Movimento 5 Stelle e Alessandro Tinaglia di Reset.
– A sfidarsi in questo primo turno sono Francesco Barone del Pdl, Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle ed Emanuele Occhipinti sostenuto da “Il Megafono”.
A Siracusa il centrosinistra scommette su Giancarlo Garozzo, vincitore delle primarie, mentre l’Udc si è schierato con il Pdl lanciando Edy Bandiera. Il Movimento 5 Stelle punta invece sull’esperto informatico Marco Ortisi.