Piazza Affari riesce a chiude in rialzo dello 0,07% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,07%), Atlantia (-0,36%), Azimut (-0,27%), Bper (-1,16%), Brembo (-0,78%), Cnh Industrial (-0,16%), Exor (-0,29%), Fca (-3,11%), Intesa Sanpaolo (-0,43%), Leonardo (-0,07%), Prysmian (-1,06%), Saipem (-1,5%), Stm (-0,96%), Telecom Italia (-2,62%), Unipol (-0,4%) e UnipolSai (-1,3%). I rialzi più significativi sono quelli di Banco Bpm (+2,53%), Banca Generali (+0,76%), Buzzi (+0,72%), Ferrari (+1,6%), Fineco (+2,1%), Generali (+1,01%), Italgas (+1,32%), Luxottica (+1,02%), Moncler (+0,84%), Poste Italiane (+0,72%), Recordati (+0,62%), Tenaris (+0,85%), Ubi Banca (+0,67%) e Yoox (+1,65%). Fuori dal listino principale Lucisan chiude a +9,09%, mentre Energy Lab cede l’11,32%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,11, mentre lo spread tra Btp e Bund torna a 180 punti base.
Con Wall Street vicina al pareggio, Piazza Affari riesce a ridurre le perdite allo 0,6%. Sul listino principale troviamo in rialzo solamente Banco Bpm (+1,2%), Generali (+0,6%), Italgas (+0,3%), Luxottica (+0,1%), Poste Italiane (+0,6%), Unicredit (+0,5%) e Yoox (+1,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Bper (-1,6%), Brembo (-1,8%), Cnh Industrial (-1,6%), Exor (-1,5%), Fca (-4,6%), Mediaset (-1,3%), Prysmian (-1%), Saipem (-1,7%), Stm (-2%), Telecom Italia (-3,7%) e UnipolSai (-1,1%). Fuori dal listino principale Ecosuntek sale dell’8,4%, mentre Energy Lab cede il 12%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,11, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 179 punti base.
Non parte bene Piazza Affari, che cede ora l’1,1%. Sul listino principale troviamo in rialzo solamente Campari (+0,4%), Enel (+0,3%), Luxottica (+0,5%), Recordati (+0,2%), Snam (+0,4%) e Terna (+0,9%). I ribassi più ampi sono quelli di Azmiut (-2%), Banca Generali (-1,7%), Bper (-2,5%), Buzzi (-1,5%), Cnh Industrial (-1,7%), Exor (-1,9%), Fca (-6%), Leonardo (-2,1%), Mediobanca (-1,6%), Stm (-2,7%), Telecom Italia (-3,3%), Ubi Banca (-1,6%), Unipol (-2,1%) e UnipolSai (-1,7%). Fuori dal listino principale Dmail sale del 3,2%, mentre SS Lazio cede il 5,6%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 180 punti base.
Oggi è giornata poco ricca di eventi macroeconomici significativi. In prima mattinata sono attesi i dati sul Pil del Giappone del primo trimestre dell’anno. Alle 10:30 il dato sulle vendite al dettaglio inglesi per il mese di aprile. Venti minuti più tardi ci saranno alcune aste di titoli di Stato spagnoli e francesi. Alle 14:30 le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione americani che si attesteranno secondo le stime a 240 mila unità. In ogni caso c’è attesa per vedere cosa accadrà a Wall Street, che ieri ha vissuto una pessima giornata, trascinando al ribasso anche le altre piazze europee, per via di quanto sta succedendo intorno a Trump. Piazza Affari ieri ha messo a segno un ribasso del 2,31%, arrivado a quota 21.283 punti.
Particolarmente male sono andati i titoli bancari: Ubi Banca è stata la peggiore con un ribasso del 5,36%, Unicredit ha perso il 4,27%, Banco Bpm il 4,14%, Bper il 2,3% mentre hanno arginato le copiose perdite Mediobanca con un -1,71% e Intesa Sanpaolo con un -1,48%. Seduta molto difficile anche per Fca che ha perso il 4,59% per via della notizia sull’apertura di una procedura d’infrazione Ue su presunte manomissioni sulle emissioni della Fiat 500X. Si segnala che in questa giornata nessuna azienda del listino principale ha fatto segnare una performance positiva. Lo spread fra Btp e Bund ha subito una nuova contrazione, attestandosi a 177,8 punti base. In calo anche il rendimento del Btp italiano decennale che è stato pari al 2,14%.