Dopo gli attacchi subiti da Maurizio Gasparri in diretta tv su La7, Laura Boldrini ha voluto replicare con un breve post ribadendo tutta la distanza con il “nemico” di Forza Italia, definendolo un “hater qualunque”. «Resta lo sconcerto per un uomo che, da Vicepresidente del Senato, va in giro a raccontare menzogne sul mio conto come fosse un “hater” qualunque. Maurizio Gasparri è la rappresentazione plastica dell’imbarbarimento del dibattito pubblico, del degrado di una certa parte della politica». Non è l’unico che la leader LeU apostrofa anche duramente in questo pomeriggio: rispondendo ad un videoforum su FanPage, la Presidente della Camera replica a distanza al nemico n.1 Matteo Salvini. «Bisogna sciogliere le formazioni fasciste. Berlusconi e Salvini prendano atto della realtà, questi movimenti esistono e agiscono in maniera violenta. Migranti stigmatizzati come causa di tutti i mali, senza di loro la carriera politica di Salvini sarebbe già defunta». In quanto a immigrazione, gli attacchi della Boldrini si allargano in realtà a tutto il mondo del centrosinistra (Renzi e Gentiloni compresi, dunque): «Da sinistra si è fatta una politica che ha aiutato la destra. Il Parlamento aveva dato la delega al Governo per cancellare il reato di clandestinità, ma il Governo Renzi ha deciso di non darle seguito perché l’opinione pubblica non avrebbe capito. Hanno promesso a 800mila ragazzi la riforma della cittadinanza e poi l’hanno messo come ultimo punto della legislatura. C’è un problema di subalternità politica e culturale nei confronti della destra».
@lauraboldrini (LeU): “Senza migranti #Salvini non saprebbe di che parlare, la sua carriera sarebbe finita” https://t.co/WmAhmGqlDn
— Fanpage.it (@fanpage) 26 febbraio 2018
A Milano con @lauraboldrini giornata all’insegna di #sostenibilità e #greensociety: prima tappa il condominio San Gregorio, esempio di condivisione #coesionesociale ed #ecologia in città, dove stamattina abbiamo piantato un nuovo albero di sambuco pic.twitter.com/A7SRECp9pQ
— Rossella Muroni (@RossMuroni) 26 febbraio 2018
L’ATTACCO DI GASPARRI IN DIRETTA TV
A meno di una settimana dal voto di domenica 4 marzo, contrariamente all’appello lanciato da alcune forze politiche ad abbassare i toni, pare che il livello dello scontro si stia alzando e, ancora una volta (seppur stavolta indirettamente), ad essere coinvolta è la Presidente della Camera, laura Boldrini, candidata nelle liste elettorali di Liberi e Uguali. Nella mattinata di oggi, infatti, durante una puntata su La7 de L’aria che tira, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha tirato in ballo la terza carica dello Stato mentre si dibatteva di fascismo, antifascismo e della recrudescenza di alcuni episodi di violenza legati a frange estreme di gruppi organizzati. A detta di Gasparri, la Boldrini applicherebbe un diverso metro di giudizio nel condannare i suddetti scontri e ha rincarato la dose affermando che “lei sta zitta quando si inneggia alle foibe di fronte alle forze di polizia”. L’uscita del senatore ha provocato la dura replica di Lucio D’Attore (ex Pd e ora candidato anche lui con LeU) che ha dato del “fascista” al suo interlocutore e lo ha inviato a vergognarsi. Solo l’intervento di Myrta Merlino ha riportato la calma in studio tra i due litiganti che, in un certo qual modo, hanno riproposto nel salotto tv proprio una di quelle polarizzazioni violente (in questo caso solo verbali) che sono sempre più frequenti con l’approssimarsi della tornata elettorale. (agg. di R. G. Flore)
BOLDRINI, LE CRITICHE A DI MAIO
La Presidente della Camera e tra i volti principali di Liberi e Uguali prova a chiudere la campagna elettorale con uno degli ultimi “viaggi elettorali” a Milano: stamattina in una intervista esclusiva a Mattino 5 – poco prima dell’intervento di Luigi Di Maio – si è scagliata proprio contro il giovane leader del Movimento 5 Stelle, che in molti danno come possibile accorto-cartello elettorale post voto. «Di Maio premier mi preoccuperebbe. Io credo che il Presidente del Consiglio debba essere una persona adeguata, di esperienza e con solide base per guidare il Paese del G7, nell’epoca della globalizzazione», spiega la candidata di Liberi e Uguali, tra le meno disposte ad un accordo grillino, a differenza di Bersani e Grasso che invece puntano dritto a quella possibilità, piuttosto che trovare un accordo con l’odiato nemico renziano. Intervistata poi sempre a Mediaset ma da Paolo Liguori in “Fatti e misfatti”, la Boldrini rilancia i capisaldi della propria politica per i quali l’accordo con i grillini non troverebbero “sfogo”: «L’integrazione non avviene con la bacchetta magica, bisogna investirci. Serve un coinvolgimento dello Stato. […] La precarietà del lavoro allontana i giovani dalla democrazia. Serve uno sviluppo che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, accanto a una fiscalità più giusta e più equa».
LEU E GLI ATTACCHI AL PD
Ne ha per tutti la presidente della Camera, e ovviamente il Pd non poteva non rientrare nell’attacco-cerca voti della leader di LeU: «Liberi e Uguali si propone in alternativa al Pd perché unirsi per unirsi non porta un solo voto in più. Serve una condivisione di idee e di programmi. Rispetto al passato il Pd ha perso moltissimi voti, il 40% delle elezioni europee è storia ormai». Dopo l’intervista con Liguori, iconica e mediatica “passeggiata” per le vie del centro di Milano con la bicicletta del bike sharing (a meno 3 gradi e un gelo incredibile): «ho visitato il condominio ‘green’, dove nel cortile ha piantato un ginepro in un vaso. Un’esperienza di condivisione, ho conosciuto questo condominio grazie a Legambiente. Se sarò eletta voglio essere presente a Milano quando sarò libera da impegni in aula e sto pensando a un appoggio, a un appartamentino, e qui mi piacerebbe». La Boldrini ha infatti partecipato a una biciclettata da Garibaldi a via San Gregorio in sella a un mezzo del BikeMi e si è fermato in un condominio “green” nel pieno centro di Milano in zona Porta Nuova.