Più di 6 famiglie su 10 fanno la spesa al discount, mentre oltre sette famiglie su 10, negli anni della crisi, hanno modificato quantità e qualità dei prodotti acquistati. A delineare il preoccupante quadro è il presidente Istat, Enrico Giovannini, nel corso dell’audizione sul Def 2013 nelle commissioni Speciali congiunte. Nel 2012 il 62,3% delle famiglie ha fatto acquisti nei “luoghi di distribuzione a prezzi più contenuti e riducendo la quantità e o la qualità dei prodotti”, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Inoltre queste stesse famiglie hanno quasi del tutto eliminato le spese per visite mediche, analisi cliniche e radiografie, mantenendo invece quella incomprimibile per i medicinali. Giovannini, nonostante la drammaticità del periodo storico, parla anche di segnali positivi per il futuro: ad aprile 2013, infatti, l’indice del clima di fiducia dei consumatori fa registrare un rialzo, toccando quota 86,3 dal 85,3 di marzo. Il clima economico e quello futuro salgono così ai massimi da oltre un anno. Infine, riguardo la situazione economica italiana, Giovannini ha spiegato che “incorporando l’effetto del pagamento dei crediti commerciali da parte della Pubblica amministrazione, si può ritenere che il Pil dovrebbe ridursi nel 2013 in una misura molto vicina a quella stimata dal governo nel Def”.