Donald Trump ha firmato il suo primo decreto da neo presidente Usa. Secondo quanto affermato dal portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, riporta Tgcom24, Donald Trump, come primo atto ha firmato un decreto esecutivo diretto alle agenzie governative per ridurre il peso dell’Obamacare, la riforma sanitaria voluta dall’ex presidente Barack Obama. Donald Trump ha firmato l’ordine sull’Affordable Care Act, l’atto in cui si sollecitano i dipartimenti governativi a “rinunciare, rinviare, concedere deroghe o ritardare l’attuazione” di tutte quelle nome che impongono oneri fiscali sugli Stati, le società o gli individui. Dallo studio ovale Donald Trump ha poi commentato così il suo insediamento alla Casa Bianca avvenuto ieri: “Una giornata impegnata ma bella. Una bella giornata”. Durante il giuramento sono queste le parole pronunciate dal neo presidente Usa: “Giuro solennemente che eseguirò con fedeltà l’incarico di presidente degli Stati Uniti. Con le mie migliori capacità difenderò la loro Costituzione. Dio, aiutami a far questo”. Donald Trump ha reso giuramento davanti alla folla radunata in fronte alla scalinata di Capitol Hill: così il magnate è diventato ufficialmente il 45esimo presidente degli Stati Uniti.
Dopo il giuramento a Capitol Hill, proseguono gli appuntamenti di Donald Trump nell’Inauguration Day, la giornata del suo insediamento da 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. In compagnia della moglie Melania, Donald Trump è stato accolto alla Statuary Hall, sala del Congresso dove si tiene il pranzo in onore del nuovo presidente e della sua amministrazione. Lì ha incontrato Hillary Clinton, acerrima rivale durante la campagna elettorale, e il marito Bill. Il presidente Usa ha riservato l’onore all’ex avversaria e al marito, invitando tutti i presenti ad una standing ovation in loro onore: «Mi sono sentito molto onorato quando ho saputo che ci sarebbero stati oggi, qui. Ho grande rispetto per queste due persone» ha dichiarato Donald Trump, come riportato dal Corriere della Sera. Dopo il pranzo è cominciata la parata: davanti al corteo presidenziale i militari dell’esercito in alta uniforme.
Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America: ha giurato a Capitol Hill e ha pronunciato il suo primo discoro da nuovo inquilino della Casa Bianca: economia, Islam radicale e rilancio dei settori industriali, nonché del lavoro per milioni di americani in grosso stato di disoccupazione. Questi i temi sollevati a Trump che in un clima tutto sommato festoso ha lanciato il suo motto: da Yes, We can di Obama all’America First di Donald Trump. «Non è solo il trasferimento da un’amministrazione a un’altra. Stiamo ridonando il potere al popolo. Per troppo tempo un gruppo ristretto di persone ha gestito il governo. La prosperità era solo per i politici, non per le imprese. L’establishment ha protetto se stesso, non le imprese. Non sono stati i trionfi della gente, c’era poco da celebrare per le famiglie che lottavano in tutti gli Usa. Da ora tutto cambia. E’ il vostro momento, vi appartiene». In un altro passaggio, il presidente repubblicano insiste sul fronte della middle class Usa: «Questo è il giuramento che faccio a tutti gli americani. Per decenni abbiamo chiuso alle nostre imprese e non abbiamo difeso i nostri confini, spendendo all’estero miliardi di dollari per difendere gli altri mentre le nostre infrastrutture crollavano nella decadenza generale. Mentre la fiducia nel nostro Paese spariva. Le imprese se ne andavano senza pensare ai milioni di lavoratori che restavano indietro. La middle class è stata tagliata fuori dalla redistribuzione della ricchezza. Ma questo è il passato. Ora guardiamo al futuro. Da oggi in poi una nuova visione governerà gli Usa. Un messaggio: l’America prima di tutto. Di ogni decisione, su commercio, fisco, esteri, dovranno beneficiare i lavoratori degli Stati Uniti». Il passaggio sull’economia, immesso sul sito della Casa Bianca da pochi minuti, è altrettanto chiaro: «La nostra strategia parte con il ritiro dalla Trans-Pacific Partnership e dall’accertarci che gli accordi commerciali siano nell’interesse degli americani. Il presidente Trump è impegnato a rinegoziare il Nafta». Da ultimo un importante accento nel suo discorso di insediamento alla guida del popolo americano (questo è il 45esimo inaugurazione day della storia di Washington): «Vogliamo rafforzare le alleanze e porci contro il terrorismo islamico, per sradicarlo dalla faccia della terra».
Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca diventando ufficialmente il 45esimo presidente Usa. Oggi è infatti avvenuto il giuramento del magnate durante l’Inauguration Day. Prima di Donald Trump ha giurato Mike Pence il neo vice presidente degli Stati Uniti. Il giuramento di Donald Trump è avvenuto alle ore 12, ora locale, quando in Italia erano le 18. Il nuovo presidente Usa, conservatore, succede al democratico Barack Obama che ha guidato gli Stati Uniti negli ultimi otto anni. Donald Trump è stato eletto lo scorso 8 novembre battendo la sfidante democratica alla Casa Bianca Hillary Clinton. La cerimonia di giuramento si è svolta a Capitol Hill tra le proteste. Vari gruppi e associazioni, come riportato da Il Fatto Quotidiano, si sono radunati per presidiare l’insediamento del nuovo presidente Usa già dalle prime ore di oggi a Washington. E a due ore dalla cerimonia ufficiale di giuramento, nelle strade della capitale è scoppiata la protesta: un gruppo di manifestanti, vestiti di nero e con il volto coperto si sono scontrati con la polizia. I manifestanti hanno anche mostrato un cartello con su scritto ‘Make racist afraid again‘ (Donald Trump in campagna elettorale aveva usato lo slogan ‘Make America Great Again‘).
È scattato l’inauguration day per Donald Trump a Washington: dopo l’arrivo alla Casa Bianca e lo scambio di convenevoli con gli Obama – un tè preso come tradizione tra la famiglia presidenziale uscente e quella invece entrante per i prossimi 4 anni di guida del popolo americano – ora è il momento atteso dell’insediamento vero e proprio con la cerimonia del giuramento davanti a circa 800mila persone (ma i numeri sono ancora molto confusi). Sono intanto arrivati tutti gli ex presidenti con famiglia annessa: interessante l’arrivo, per ultimi, di Bill e Hillary Clinton, coloro che sembravano essere i legittimi successori di Michelle e Barack Obama e che invece si sono visti all’ultimo il clamoroso flop dei sondaggi elettorali. L’era Trump comincia adesso, quella Obama è andata in pensione e quella Clinton ha visto “solo” la reggenza del buon Bill, mentre Hillary è rimasta a bocca asciutta. Gli americani rimpiangeranno questa scelta?
Donald Trump, la moglie Melania e l’intera famiglia sono arrivati alla Casa Bianca per essere accolti per l’ultima volta dagli inquilini uscenti, Barack Obama e Michelle: la moglie Melania ha portato addirittura un pacco regalo per il presidente uscente e la ex first Lady. Inizia ufficialmente l’era Trump, con i media Usa ancora del tutto scatenati nel cercare di delegittimare le politiche previste dal tycoon repubblicano nei prossimi mesi. Intanto, oggi l’Huffington Post se n’è uscito con una rivelazione avuta da fonti anonime nello staff di Trump: «il nuovo presidente Usa voleva che alla parata di oggi pomeriggio a Washington per l’inaugurazione del 45/mo presidente degli Stati Uniti sfilassero anche carri armati e lanciamissili in stile Russia-Corea del Nord: tuttavia, i militari, che collaborano sempre in stretto contatto con il comitato presidenziale per l’inaugurazione, hanno bocciato l’idea». Lo stesso Trump aveva ventilato questa ipotesi già in una intervista al Washington Post qualche giorno fa, riservandosi però l’idea di scegliere una parata in stile militare con i carri armati solo in futuro e non per il cerimoniale di insediamento. L’inauguration day è partito oggi, la campagna mediatica anti-Trump è invece semplicemente continuata.
Il mondo dei mercati guarda con grande ansia all’insediamento di Donald Trump e ai suoi primi giorni da presidente degli Stati Uniti d’America, il 45esimo a compiere il giuramento al Congresso e ad insediarsi alla Casa Bianca. Mentre alle 16.30 italiane scatterà il cerimoniale a Washington, il mercato finanziario si prepara al boato dell’inizio con la grande curiosità su come le Borse prenderanno le prime ore di Trump presidente non più eletto ma in carica. A ben vedere gli ultimi giorni di discussioni a Davos, in Svizzera, per il forum economico internazionale, l’attesa degli analisti finanziari non si dice propriamente tranquilla per le politiche di Trump. «Donald Trump? Un impostore, un imbroglione, un potenziale dittatore. I mercati vedono Trump smantellare le regole e ridurre le tasse, che era il loro sogno. Dicono, il sogno si è avverato. Ma quando la realtà prevarrà, non credo che andranno tanto bene», a parlare così è George Soros, il finanziere 87enne che ha tra l’altro perso un miliardo di euro per la sua “puntata” su Hillary Clinton presidente Usa. Non proprio il modo migliore di attendere quanto accadrà: incendiare l’opinione pubblica a prescindere non è una buona idea.
Una sorta di anti-parata che dà la dimensione della divisione totale presente in America per l’insediamento di Donald Trump, o quantomeno dal punto di vista mediatico: il nuovo presidente degli Stati Uniti sta per iniziare la grande giornata di insediamento alla Casa Bianca e di giuramento al Congresso. Quello che in America definiscono l’”inaugurazion day” sta per portare in piazza contemporaneamente a New York una contro-parata gestita da alcuni personaggi noti dello star system che già in campagna elettorale si erano spesi duramente contro il candidato repubblicano, subendo l’amara sconfitta dopo il risultato delle Elezioni Usa. Oggi Trump e famiglia condurrà la parata a Washington, mentre a Manhattan in migliaia hanno invaso Columbus Circle, sotto una delle Trump Tower. Una manifestazione imponente. ”Sessista, razzista, e anti-gay. Donald Trump vai via”, uno dei cori che si è alzato dalla folla. ”Questa è la democrazia”, hanno cantato altri. Presenti in piazza per la prima manifestazione contro il neo presidente appena insediato, il sindaco di New York Bill de Blasio, il regista e attore Robert De Niro ma anche tanti altri attori e cantanti dello star stystem americano. Robert De Niro ha scaldato la folla. ”Qualsiasi cosa accada difenderemo i nostri diritti”, ha affermato l’attore, passando poi la parola ad Alec Baldwin, il Donald Trump del Saturday Night Live: il suo intervento è iniziato proprio con l’imitazione del tycoon. ”È un disastro”, ha detto Baldwin, ma ”resisteremo’. Chiuse Michael Moore, che fa appello alla resistenza, «È un narcisista, sociopatico. Ma lo fermeremo, non durerà quattro anni».
Mancano ancora alcune ore all’inizio in America del cerimoniale di insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti: un’attesa molto alta nel mondo, forse più che in America, per vedere questa nuova era così misteriosa e piena di dubbi come si aprirà e come verrà recepita dal Paese che pare completamente diviso a metà tra “haters” e “losers”, senza una vera via di mezzo. Oggi, dopo l’intero cerimoniale disponibile ovviamente anche in diretta streaming video dalla Casa Bianca, Trump ha già promesso che darà avvio a 4-5 punti diretti per far subito capire che le redini in mano ce le ha e sono ben salde. Cancellare l’ObamaCare (la legge sulla sanità visto come il demonio dal nuovo presidente Usa), combattere l’Isis con maggior forza e con l’invio di segnali chiari in Iraq e in Siria, fermare gli immigrati illegali con una legge ad hoc e “sistemare” la questione del Messico, tra l’estradizione di El Chapo e la possibile costruzione (ovviamente l’avvio delle pratiche) del muro al confine.
Si appresta oggi l’America a celebrare l’insediamento di Donald Trump: l’inauguration day del nuovo presidente degli Stati Uniti si prepara ad essere il meno voluto della storia recente americana, il meno amato e il meno partecipato dalle varie forze politiche opponenti ma anche teoricamente a favore del fronte repubblicano del Tycoon. L’insediamento di Trump con tanto di giuramento e parata verso la Casa Bianca – dove avverrà alle 12 in punto, come da tradizione, il giuramento sulla Bibbia di Abramo Lincoln e su quella che gli donò sua madre nel 1955 quando frequentava la scuola domenicale – vedrà la presenza di uno schieramento di sicurezza da far impallidire le ronde della polizia a Guantanamo. visto il clima incendiario dalle proteste, il governo federale dovrà spendere almeno 100 milioni di dollari per pagare i 28 mila agenti che dovranno garantire che tutto si svolga senza incidenti. L’Inauguration, nel suo complesso, costerà altri 100 milioni di dollari: sicurezza, tra i punti del suo programma nei primi 100 giorni, sarà il nodo forse più delicato del piano Trump visto che il Congresso ha già giurato di far battaglia contro le varie riforme del neo presidente repubblicano. Sicurezza con costi altissimi – e con la stampa liberal Usa che non ha certo aiutato a rendere sereni e tranquilli i toni in questi ultimi giorni di presidenza Obama – e di contro una popolarità mai cosi bassa per un presidente appena eletto: un 40% che Donald Trump proverà ad invertire, facendo il percorso contrario del consueto, quando infatti un presidente arriva al mid term perdendo di netto molta popolarità. Avverrà così con il buon “The Donald?
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Tutta l’America attende il giorno dell’insediamento di Donald Trump prima con il Giuramento al Congresso e poi con “Inauguration day” alla Casa Bianca: in seguito si terrà un evento assai meno importante dal punto di vista politico, ma assai interessate dal punto di vista simbolico. Il pranzo regale organizzato tradizionalmente dopo l’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, vedrà numerosi ospiti: mai come quest’anno però sarà interessante capire chi si presenterà al pranzo con il presidente più “scomodo” della storia recente americana, considerato dl tutto politically uncorrect e perciò compromettente quasi solo avendoci a che fare. Mentre si cerca di capire chi parteciperà al grande evento, una piccola anticipazione sul menu del pranzo arriva da Fortune (della serie, prima il cibo, poi nel caso si scopriranno gli ospiti). Un pasto da tre portate, cui saranno abbinati vino e champagne, che inizierà con aragosta del Maine e gamberi del Golfo in salsa allo zafferano, seguiti dal manzo della Virginia con cioccolato fondente e succo di ginepro accompagnato da gratin di patate, per concludere con un soufflé al cioccolato con gelato alla vaniglia e alla ciliegia. «La tradizione del pranzo inaugurale risale al 1897 sebbene la formula attuale sia stata introdotta nel 1953, al momento dell’insediamento del presidente Dwight D. Eisenhower», si legge nella breve agenzia Ansa.
Grande attesa, tra polemiche e aspettative, per l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca nella giornata di domani: Stati Uniti pronti per vedere cominciare una nuova era dopo gli otto anni di Barack Obama, con forse il peggior clima mediatico che ruota attorno ad un presidente appena eletto come Donald Trump. Cerimoniale tutto pronto, interessante però sarà la promessa tutta da mantenere dei famosi 18 punti del primo giorno di effettivo mandato come Presidente americano. Lo ricorda questa mattina La Stampa, presentando nel dettaglio tutti i 18 dei 60 punti presentati da Trump nel corso del suo mandato (18 il primo giorno, 40 nei primi 10 giorni, 2 e rotti oltre il mandato): cominciamo ad approfondirli con il tema dell’immigrazione, forse il più delicato che il neo presidente tycoon dovrà affrontare. Ci sarà il famoso pugno di ferro per fermare l’arrivo di stranieri nel Paese e per espellere gli immigrati illegali? Nel mirino di Trump, in particolare, i messicani e la minoranza musulmana; i punti riguardano prima di tutto «Imporre un controllo estremamente accurato a tutte le persone che arrivano negli Stati Uniti», seguito da «Sospendere l’ingresso ai cittadini che arrivano da Stati da cui provengono terroristi e dove i controlli sono più difficili». Gli ultimi due punti sull’immigrazione riguardano per prima cosa il cancellare il visto agli Stati che non accetteranno gli immigrati espulsi dall’Usa e infine «espellere i più di due milioni di immigrati che vivono illegalmente nel Paese», forse il provvedimento più dispendioso e pericoloso per le possibile conseguenze, interne ed estere, della politica aggressiva trumpista.
La cerimonia di insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti prevede diversi appuntamenti, ma il momento clou si terrà domani con il giuramento. Oggi il tycoon parteciperà con il vicepresidente eletto Mike Pence ad una cerimonia di deposizione di una corona di fiori presso il cimitero nazionale di Arlington per onorare i veterani di guerra, poi prenderà la parola durante il concerto al Lincoln Memorial, che verrà trasmesso in diretta tv nazionale. “Make America Great Again! Welcome Celebration” il titolo del concerto che riprende lo slogan che il 45esimo presidente Usa ha usato durante la campagna elettorale. Donald Trump dovrebbe trascorrere la notte alla Blair House, la residenza degli ospiti presidenziali che si trova di fronte alla Casa Bianca. Domani mattina, come riportato da Avvenire, sarà alla chiesa episcopale di St. John, poi sarà accolto insieme alla moglie Melania alla Casa Bianca dal presidente uscente Barack Obama e la first lady Michelle. Le due coppie si recheranno insieme al Campidoglio, dove comincerà la cerimonia d’insediamento.
Alle 18, ora italiana, Donald Trump reciterà il giuramento davanti al presidente della Corte suprema John Roberts, giurerà sulla Bibbia usata da Abraham Lincoln e su quella che gli fu data dalla madre nel 1955. In seguito pronuncerà il suo discorso inaugurale.
Quando si concluderà domani la cerimonia d’insediamento, Donald Trump parteciperà al pranzo offerto dal Congresso in Campidoglio. Il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America percorrerà con il suo vice, Mike Pence, la Pennsylvania Avenue per arrivare alla Casa Bianca nella tradizionale parata a cui partecipano i membri di tutte le armi, le bande della città, pattuglie a cavallo e gruppi di veterani. Sono previsti tre balli ufficiali per l’inaugurazione e Donald Trump parteciperà ad ognuno di questi. Due si terranno al Walter E. Washington Convention Center, l’altro al National Building Museum. L’agenda di Donald Trump riguardante la cerimonia di insediamento potrà ritenersi conclusa sabato, quando parteciperà con Mike Pence ad una cerimonia di preghiera presso la Washington National Cathedral. Sono moltissime le emittenti americane che trasmetteranno la cerimonia d’insediamento di Donald Trump in streaming, ma Right Side Broadcasting è già online su YouTube con il conto alla rovescia dell’inizio del cerimoniale del magnate repubblicano alla Casa Bianca.
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Due forme di Fontina Dop sono partite da Aosta per arrivare a Washington e in particolare a Donald Trump: l’omaggio è di Caseus Montanus, centro internazionale per la protezione e la valorizzazione dei formaggi di montagna. Il presidente Gerardo Beneyton ha indirizzato la speciale spedizione alla Casa Bianca perché il nuovo presidente degli Stati Uniti «è un estimatore della Fontina che gli viene servita abitualmente nel suo ristorante preferito di New York». Ma il formaggio sarà consegnato in tempo per la cerimonia d’insediamento del tycoon? Il numero uno di Caseus Montanus è fiducioso in tal senso: «Il formaggio dovrebbe giungere alla Casa Bianca in tempo per la festa di insediamento durante la quale speriamo che ci possa esser spazio anche per una degustazione di questa eccellenza valdostana e italiana» ha spiegato Beneyton, come riportato dall’Ansa. Un regalo dall’Italia, dunque, per Donald Trump.