Douglas McArthur, il terzo cittadino americano (tra cui anche una donna) ucciso in Siria mentre combatteva a fianco delle milizie terroristiche dell’Isis, è solo uno dei circa cento statunitensi che si sono recati a combattere in Medio oriente. Poca cosa rispetto alle centinaia, forse migliaia, di inglesi che hanno fatto altrettanto, ma un chiaro segno di destabilizzazione dei paesi occidentali. Secondo un articolo approfondito pubblicato dal sito della Bbc, questi personaggi trovano il modo per unirsi alla jihad semplicemente consultando internet. Fino a qualche anno fa esisteva un sito chiamato Inspire gestito da un imam dello Yemen che dava tutte le informazioni del caso. Fu quel sito a ispirare gli autori dell’attentato alla marcia di Boston. Oggi esiste un altro sito chiamato Dabiq gestito direttamente da Isis. Si arriva poi ai casi limite, come quello di due inglesi che si sono recati a combattere in Siria dopo aver letto il libro satirico Islam for dummies. In seguito, quando queste persone si mostrano interessate, la discussione si sposta su twitter o su skype. Recentemente il governo inglese ha dichiarato di aver rimosso dalla Rete oltre 28mila tra articoli e siti che incoraggiavano al terrorismo islamico. Per gli aspiranti terroristi si tratta poi di recarsi a Istanbul con la scusa di una vacanza e dalla Turchia alla Siria il passo è breve.