Poteva trasformarsi in una strage di civili la sparatoria che si è consumata oggi, in Turchia, a Istanbul. Un uomo di origine libica ha aperto il fuoco contro alcuni turisti che si trovavano nella piazza turistica di Sultanahmet; in seguito si è asserragliato nel palazzo del sultano di Topkapi (“Porta del Cannone”), che si trova sul Promontorio del Serraglio, tra il Corno d’Oro e il mar di Marmara. Una volta salito sul tetto, ha ripreso a sparare contro la folla. L’uomo era dotato di una vistosa cartucciera arancione e armato d’un fucile a pompa e solo per un caso fortuito non ha dato vita ad una carneficina, dal momento che il luogo è uno dei più visitati della città. Al momento, a quanto ha riportato la Cnn turca, pare che siano solamente rimasti feriti un turista e due militari. Si tratterebbe di un agente di sicurezza stanziato al parcheggio nei pressi dell’edificio e di un soldato di guardia al Palazzo. L’uomo è riuscito a penetrare all’interno delle mura dell’edificio dopo aver disarmato l’agente posto a difesa dell’entare. Le forze dell’ordine hanno prontamente isolato la zona. Dal tetto L’aggressore, invece, è stato ucciso nel corso di un blitz. Secondo le testimonianze di alcuni presenti, prima di aprire il fuoco avrebbe urlato “Allah akbar” (Dio è grande). Il ministro degli esteri turco Idris Naim Sahin ha fornito alcune informazioni sull’uomo: l’attentatore è nato nel 1975 ed ha messo piede in Turchia la scorsa domenica. A quanto ha riportato il governatore di Istanbul Huseyn Avni Mutlu, l’uomo avrebbe aperto il fuoco per motivi «del tutto personali». Non è esclusa l’ipotesi che si tratti di un lealista siriano. Non a caso è entrato in città con un macchina targata Siria. I rapporti con il Paese governato da , al momento, sono pessimi. La Turchia, infatti, ha deciso di appoggiare gli insorti, le cui rivolte stanno venendo, da mesi, represse nel sangue. Nel filmato girato dall’emittente televisiva, si vede la piazza in cui si è consumata la sparatoria, quando ormai l’aggressore era stato abbattuto, gremita da un ingente dispiegamento di forze dell’ordine.