In occasione della riunione del G8 che si tiene a Belfast, nell’Irlanda del Nord, il presidente degli Stati Uniti ha inviato un messaggio speciale agli studenti della città incontrandoli personalmente. Un messaggio che ha a cuore la pacificazione in un lembo di terra sconvolto per decenni da una sanguinosa guerra civile, fra lealisti fedeli alla corona inglese e repubblicani che chiedono l’unificazione con il resto dell’Irlanda. Voi studenti nordirlandesi, ha detto Obana, mi date speranza: “ciò in cui voi siete riusciti è un esempio a cui si guarda nei più lontani angoli del mondo, avete stabilito un esempio di come è possibile superare un conflitto che sembrava per lungo tempo irrisolvibile” ha detto. Inevitabili i riferimenti ai tanti irlandesi emigrati nei secoli negli Stati Uniti, irlandesi che hanno portato con loro i valori di “perseveranza e lavoro duro”. Oggi, ha aggiunto, “nessuno ipotizzava che l’Irlanda del Nord avrebbe potuto ospitare l’incontro fra i leader del Pianeta e lo scorso anno si è tornato a giocare qui, dopo 60 anni, l’Irish Open di golf”. Nonostante questo chiede che non si ceda al rischio di una pace che non sappia superare la “segregazione fra cattolici e protestanti”. Cattolici e protestanti, ha detto, devono andare oltre la segregazione e abbattere gli ultimi muri: “La pace si costruisce con le abitudini dei giovani, bisogna superare l’intolleranza con azioni quotidiane, costruendo la fiducia nel prossimo”. A fianco di Obama durante il discorso agli studenti la moglie Michelle. I giovani hanno applaudito calorosamente le parole del presidente americano che ha anche ricordato i suoi lontani cugici di Moneygall, un piccolo villaggio irlandese da dove immigrarono gli antenati della madre.