Attraverso un nuovo video diffuso online, l’Isis mostra la distruzione del sito archeologico di Nimrud, nel nord dell’Iraq a circa trenta chilometri da Mosul. Già un mese fa erano giunte notizie riguardo il nuovo scempio compiuto dallo Stato islamico, ma le immagini fatte circolare in queste ore lo confermano: i miliziani, armati di frese e picconi, distruggono statue e bassorilievi in attesa che entri in azione una ruspa. “Finché saremo in grado di rimuovere i segni dell’idolatria per diffondere il monoteismo, lo faremo”, dice un miliziano alla fine del video. L’Unesco aveva già definito l’azione “un crimine di guerra”, mentre la direttrice generale, Irina Bokova, aveva fatto “appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbari”.