Terza guerra mondiale. La tensione rischia di salire alle stelle: non arrivano buone notizie dalla Corea del Nord, che starebbe preparando un altro test missilistico. La notizia è stata lanciata dal New York Times, che cita le previsioni degli analisti del Ministero per l’Unificazione sudcoreano. I prossimi mesi saranno, dunque, molto delicati. Il regime di Kim Jong-un «continuerà a migliorare le sue capacità nucleari e missilistiche nel 2018». D’altra parte, gli analisti sudcoreani ritengono che Pyongyang debba ancora mettere a punto tecnologie che permettono ad un missile di portare più testate. Quindi, per consolidare la capacità di lanciare missili balistici intercontinentali deve accelerare i suoi programmi prima che le nuove sanzioni Onu comincino a colpire la sua economia. Le sanzioni riguardano l’importazione di prodotti petroliferi, limitati a 500 mila barili all’anno, così come il greggio, portato a 4 milioni di barili. Inoltre, la bozza presentata in Consiglio prevede che tutti i cittadini nordcoreani che lavorano all’estero dovranno fare ritorno entro 12 mesi. Bandita in uscita la compravendita di beni come macchinari industriali e altre apparecchiature.
COREA DEL NORD, IL PROGRAMMA NUCLEARE VA AVANTI
La Corea del Nord non intende frenare la sua corsa al nucleare, nonostante le sanzioni. Anzi queste hanno innescato la corsa contro il tempo di Pyongyang. Questa prospettiva non lascia tranquilli, anche perché il ministero degli Esteri nordcoreano aveva bollato le sanzioni come «un atto di guerra». E in quest’occasione ha ribadito l’intenzione di non voler rinunciare alle sue armi nucleari. In ragione di una certa “fretta”, dopo l’ennesima minaccia degli Stati Uniti, la Corea del Nord si prepara a lanciare un nuovo satellite. A darne notizia è il quotidiano sudcoreano Joongang Ilbo, secondo cui Pyongyang avrebbe di recente testato un satellite ribattezzato Kwangmyongsong-5, dotato di tecnologie per la comunicazione ed equipaggiato di telecamere di precisione. Ora le autorità sudcoreane temono che Kim Jong-un utilizzi il pretesto del satellite per testare nuovi missili a lunga gittata. La tensione resta alta, dunque. Nell’ottobre scorso l’ambasciatore nordcoreano all’Onu aveva annunciato l’intenzione di portare avanti un piano quadriennale di sviluppo di satelliti per «contribuire al miglioramento delle condizioni di vita». Intanto la Russia non rinuncia alla strada diplomatica per scongiurare lo scoppio di una Terza guerra mondiale e infatti, attraverso il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, si propone ancora nel ruolo di mediatrice tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti in possibili colloqui.