Sono stati i genitori e il fratello di Kayla Jean Mueller, la cooperante americana di 26 anni ostaggio dell’Isis, a confermata ufficialmente la morte della ragazza. Negli scorsi giorni i terroristici islamici avevano annunciato la morte dell’ostaggio, nelle loro parole uccisa durante un raid delle forze anti Isis. Ha confermato la notizia anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, sottolineando come Kayla abbia rappresentato “tutto ciò di buono che è l’America, esprimendo il suo profondo orgoglio per le libertà che noi americani abbiamo e che invece mancano a così tante persone al mondo”. Al momento però nessuno ha detto come sia morta la ragazza, se giustiziata dia miliziani o davvero morta sotto i bombardamenti. La giovane era prigioniera dall’agosto 2013, quando era stata rapita nelle vicinanze di Aleppo dopo aver lasciato un ospedale di Medici senza frontiere per cui lavorava.