Era svanita nel nulla mentre si stava occupando del suo orto. Ma alcuni residenti del villaggio di Persiapan Lawela, sull’isola di Muna, al largo di Sulawesi, hanno notato qualcosa di strano nel suo giardino. Un pitone di sette metri dalla pancia rigonfia. A circa 30 metri c’erano i sandali e il machete di Wa Tiba, la 54enne scomparsa. I vicini hanno quindi capito che c’era la possibilità che il serpente avesse ingoiato la donna, quindi lo hanno ucciso e lo hanno portato fuori dal giardino. Hanno tagliato il ventre del pitone, facendo la terribile scoperta. All’interno è stato infatti trovato il corpo della donna. Nonostante sia estremamente inusuale che i pitoni attacchino l’uomo, questo non è purtroppo il primo caso. Questo rettile si nutre solitamente di piccoli mammiferi, come scimmie e maialini, ma quello di Wa Tiba non è purtroppo il primo caso. Non è ancora chiaro come l’abbia attaccata, se l’abbia colta di sorpresa come nel caso del 25enne indonesiano. (agg. di Silvana Palazzo)
IL PITONE CI METTE UN’ORA PER INGHIOTTIRE L’INTERO CORPO
Un pitone ha ingoiato una donna di 54 anni in Indonesia. E’ il secondo caso che si verifica nel giro di 15 mesi, dopo quello di un contadino, sempre nella stessa nazione del sud est asiatico. Se pensate che il pitone mangia le proprie vittime ancora vive, scordatevelo. L’operazione è lunga e meticolosa, visto che, da vero killer, il pitone deve prima organizzare alla perfezione il proprio banchetto. Come vi abbiamo già spiegato, c’è la fase dello studio. Il rettile cerca di capire le dimensioni della propria preda, per comprendere di conseguenza se può inghiottirla o meno. Una volta accertatosi che l’obiettivo è ingoiabile, passa quindi all’attacco, ammazzandolo: il pitone stritola letteralmente la propria preda, per fermargli il sangue, e ucciderlo. A quel punto c’è la terza fase, quella dell’ingoio. Come riportato da diversi esperti, il pitone ci può mettere anche un’ora prima di inghiottire completamente la propria preda se di grosse dimensioni, come appunto lo è un corpo umano. Una volta ingoiato, il corpo viene digerito con appositi liquidi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL CASO DI CREMONA
Vi abbiamo raccontato la vicenda shock accaduta in Indonesia, dove una donna è stata ingoiata da un pitone. Abbiamo anche ripercorso vari precedenti, tra morti tragiche e storie a lieto fine ma proprio giovedì in Italia un altro pitone è stato protagonista ed ha scatenato il panico. Come sottolineato dai colleghi de Il Giorno, due giorni fa una impiegata di una azienda di Moscazzano ha visto spuntare sulla sua scrivani un enorme serpente. Parliamo di un pitone di circa un metro: la donna, rimasta impietrata, ha pensato in un primo momento a uno scherzo ma poi, vedendo il rettile muoversi, ha dato l’allarme. Giunto sul luogo il titolare, con il quale hanno filmato la scena prima di uscire dalla stanza. Sul luogo sono giunti i vigili del fuoco della compagnia di Crema. I pompieri però non sono riusciti a rintracciarlo dopo aver spostato armadi, controllato pertugi ed aperto cassetti. Minuti di panico nel pomeriggio di giovedì a Moscazzano, per fortuna senza conseguenze… (Aggiornamenti di Massimo Balsamo)
NON SEMPRE VINCE IL SERPENTE
A Wa Tiba, la 54enne indonesiana ingoiata da un pitone in Indonesia, è andata male: il rettile è riuscito ad ucciderla e ad ingoiarla per tutta la sua lunghezza. Ma non sempre – quando la sfida tra uomo e pitone si propone – ad avere la peggio è la nostra specie. C’è infatti chi può dire di essere riuscito ad avere la meglio su un pitone lungo 7 metri e per giunta a mani nude. Questo è quanto accaduto nel 2017, sempre in Indonesia, a Robert Nababan, un 37enne che di ritorno dal suo turno di lavoro ha visto il rettile bloccare la strada a due uomini e a quel punto ha deciso di intervenire. La lotta non è stata semplice, come ha ammesso lo stesso Robert, che all’epoca rischiava anche l’amputazione di una mano. Il pitone lo ha infatti morso più di una volta, tutto ciò mentre l’indonesiano non si sottraeva alla battaglia a mani nude alla fine riusciva a venirne fuori in maniera vittoriosa. Peccato che quando il pitone si è presentato dinanzi alla connazionale Wa Tiba non fosse presente lui…(agg. di Dario D’Angelo)
PRIMA STRANGOLATA E POI INGHIOTTITA
La notizia della donna ritrovata dentro un pitone in Indonesia, ha fatto in breve tempo il giro del web. La 54enne era scomparsa qualche ora prima, poi scovata appunto all’interno di uno dei rettili più temuti al mondo. Il pitone è molto pericoloso per l’uomo, soprattutto la specie “reticolato”, che può superare anche i sei metri di lunghezza per arrivare a pesare fino a 70 chili: un vero e proprio mostro sulla terra. Ma attenzione, la donna non è stata ingoiata viva come si potrebbe erroneamente pensare, bensì, uccisa prima di essere stata inghiottita. Il pitone, infatti, tende ad ammazzare la propria preda interrompendole il flusso sanguigno con un abbraccio mortale: così facendo, il cuore smette di pompare, e compare appunto il decesso in pochi secondi. Il pitone tende a studiare la propria vittima prima di ammazzarla, come del resto fanno tutti gli animali, cercando anche di misurarne le dimensioni. A volte però sbaglia, come nel 2005, quando un serpente di questa specie tentò di ingoiare un coccodrillo, ma fece male i calcoli e alla fine scoppiò. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL PROBLEMA DELLA DEFORESTAZIONE
Quello della donna indonesiana ingoiata da un pitone non è l’unico caso. Un anno fa proprio sull’isola di Sulawesi si parlò di Akbar Salubiro, un bracciante di 25 anni che lavorava in una piantagione di olio di palma. Era scomparso da giorni, poi la terribile scoperta: un pitone reticolato lo aveva mangiato. Di norma uccidono la preda prima di ingoiala, quindi è improbabile che la donna e il bracciante siano stati divorati vivi. Tra l’altro uno studio del 2015 ha rivelato che i pitoni e altri serpenti costrittori come boa e anaconda non uccidono le vittime soffocandole, ma interrompendone il flusso sanguigno, un metodo che risulta più rapido. I casi di pitoni che ingoiano esseri umani non sono frequenti. Ma per Rahmansyah Dermawan, docente di agricoltura della Hasanuddin University di Makassar, la deforestazione causata dall’industria dell’olio di palma potrebbe aver causato l’insolito comportamento dei pitoni. «La distruzione dell’habitat ha un impatto sulle consuete fonti di cibo dei serpenti. Per trovare una preda, il pitone è dovuto entrare nella piantagione». (agg. di Silvana Palazzo)
QUANTO CI METTE IL RETTILE A UCCIDERE UN UOMO
Il caso di Wa Tiba, la donna di 54 anni mangiata da un pitone in Indonesia, ha creato non poco scalpore. La notizia potrebbe spaventare, ma in realtà è raro, oltre che complicato, essere mangiati da un pitone. Ciò avviene infatti in casi molto estremi. Innanzitutto potrebbe capitare se ci si imbatte nel loro habitat naturale, a meno che non decidiate di tenerlo in casa, come nel caso dei due bambini canadesi strangolati da un pitone di 45 chili che si trovava in una teca in appartamento. Peraltro per il pitone è tutt’altro che semplice mangiare un adulto per intero: le spalle innanzitutto rappresentano un ostacolo di non poco conto. E infatti potrebbe impiegare anche più di un’ora per ingoiare completamente la malcapitata vittima. La presa del pitone comunque non lascia scampo alle sue prede. Non sempre muoiono per soffocamento prima di essere mangiate. Questi animali tendono a risparmiare energia, quindi a volte possono anche mordere e poi stritolare le vittime. Una morte decisamente dolorosa. (agg. di Silvana Palazzo)
NON SEMPRE IL RETTILE CAPISCE SE LA PREDA È TROPPO GRANDE
Era stata data per scomparsa, ma in realtà la 54enne Wa Tiba non si era poi tanto allontanata dall’isola di Sulawesi dove viveva. Il suo corpo senza vita, ma intatto, è stato rinvenuto infatti all’interno di un grosso pitone. Gli stessi abitanti, come spiega Tpi.it avrebbero portato il grande rettile nel villaggio e una volta ucciso hanno ritrovato al suo interno la donna. Solitamente i pitoni si cibano di animali di dimensioni decisamente più ridotte ma, una volta raggiunte proporzioni come quella del caso della 54enne, allora hanno bisogno di molto più cibo per soddisfare le loro esigenze nutritive. Da qui la ricerca di prede così grandi anche se talvolta possono calcolare male le dimensioni del loro pasto. Qualche anno fa, nel 2015, a tale scopo un pitone aveva provato ad ingurgitare un alligatore per intero ma in quel caso, a morire non fu solo il secondo animale ma anche il primo rettile. I loro corpi furono ritrovati da alcuni ranger in Florida. I pitoni reticolati hanno la capacità di resistere anche a lungo con piccole quantità di cibo in attesa della giusta preda, ma solitamente gli uomini non rientrano tra queste. Quanto accaduto alla donna indonesiana, dunque, gli esperti sono concordi nel definirlo un caso raro ma non certamente unico. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NEL 2013 CAPITÒ A DUE POVERI BAMBINI
E’ notizia di oggi la tragica fine di una cinquantaquattrenne, il cui corpo è stato ingoiato da un pitone. La donna, Wa Tiba, era scomparsa giovedì sull’isola di Sulawesi in Indonesia e ieri è stata itrovata dalle forze dell’ordine indonesiane. Non è la prima volta, come vi abbiamo raccontato: uno degli episodi più citati in tal senso risale al 2013, quando a fare le spese del pericoloso animale furono due poveri bambini. Due fratelli di 5 e 7 anni di Campbellton, provincia di New Brunswick in Canada: un grosso pitone, fuggito da un negozio di animali, è entrato nell’appartamento dei due piccoli, uccidendoli mentre dormivano. Spaventato, il rettile si è aggrappato ai due fratellini strangolandoli. Dal 1978 sono circa venti le persone morte a causa di un serpente secondo un rapporto di Humane Society. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ECCO COME AVVIENE LA MORTE DENTRO UN SERPENTE
Un mese fa un altro serpente “killer” decise di mettere fine alla vita di un bracciante sull’Isola di Sulawesi, mentre oggi l’orrore arriva dall’Indonesia: ebbene, in occasione di questa duplice morte orrenda e terribile, il National Geographic ha deciso di intervistare Scott Boback, zoologo del Dickinson College di Carlisle, in Pennsylvania. La spiegazione sul come possa intervenire e sopraggiungere la morte dentro il corpo del serpente è inquietante: «Sottoposto alla pressione delle spire, il cuore non ha più la forza di pompare». Il pitone infatti ti stritola in un primo momento bloccando l’afflusso di sangue nel giro di pochissimi secondi e solo in un secondo momento viene ingoiato per intero dalla bestia tremenda; attenzione però, non è così “usuale” e “semplice” per un serpente ingoiare un essere umano per un fattore anomalo che non parrebbe ad una prima analisi. Le spalle: «l fattore che rende difficile ingoiare un uomo intero sono le scapole, perché non si ripiegano su se stesse», spiega Mary-Ruth Low, un’esperta di pitoni allo zoo di Singapore. (agg. di Niccolò Magnani)
DONNA INGOIATA DA UN PITONE
Una macabra scoperta è stata effettuata nella giornata di ieri in Indonesia, un pitone contenente il corpo di una donna. Una 54enne era scomparsa nella giornata di giovedì sull’isola di Sulawesi, e gli abitanti del villaggio e le autorità l’hanno appunto ritrovata nel corpo del rettile. La notizia è riportata da vari organi di informazione italiani, ripresa dal sito web Detik.com, e la donna è stata identificata come Wa Tiba. Il sospetto è avvenuto quando vicino al serpente sono state ritrovati alcuni effetti personali della stessa donna scomparsa, e a quel punto, vedendo anche le dimensioni del rettile, si è capito che dentro l’animale vi fosse la ricercata.
IL VIDEO SHOCK
Agus Ramos, il capo della polizia locale, ha spiegato: «Gli abitanti hanno portato il pitone nel villaggio e l’hanno tagliato, trovando il corpo della donna intatto all’interno». Sorprende il fatto che, come anticipato dall’esponente delle forze dell’ordine, il corpo della donna sia stato ritrovato intatto, anche perché il serpente di solito non mastica il cibo, ma lo inghiotte, per poi “consumarlo” nello stomaco con appositi liquidi e secrezioni. Non è la prima volta che una persona viene ingoiata da un pitone; già lo scorso mese di marzo, infatti, un uomo era stato mangiato in una piantagione di olio di palma nelle Sulawesi occidentali. Qui potete trovare il video shock della donna ritrovata nel pitone, si sconsiglia la visione alle persone più sensibili.