Il re del Marocco Mohammed VI ha annunciato, con un discorso sulla tv di Stato, l’intenzione di dar vita ad una riforma costituzionale che implementi la democrazia nel Paese.
Tra i Paesi del Nord Africa, il regime del Marocco potrebbe non crollare sull’onda delle proteste che hanno coinvolto, con un effetto domino, i Paesi limitrofi. Re Mohammed VI si è, infatti, rivolto alla nazione con un discorso trasmesso dalla televisione di stato annunciando una «riforma costituzionale globale» che rafforzi la democrazia del Paese.
Tale riforma sarà, poi, «sottoposta a referendum popolare». Re Mohammed ha aggiunto: «Ci vuole un forte impulso alla profonda dinamica riformatrice in corso», ha dichiarato sottolineando la necessità dal «rafforzamento del ruolo del Primo ministro».
CLICCA >> QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO
A tal fine, «entro giugno», sarà istituita una «commissione ad hoc» che presenterà le proposte di riforma. Pochi giorni fa anche il paese di Re Mohammed era stato lambito dalle proteste: un centinaio di persone si era riunito di fonte al parlamento marocchino, a Rabat, per chiedere riforme politiche radicali. Le manifestazioni si sono, in seguito, estese a Casablanca e Tangeri dove una folla composta da centinaia di manifestanti ha rivendicato «giustizia sociale» e «rispetto della dignita».