Torna come ogni anno l’assegnazione del premio statunitense più prestigioso del giornalismo, conferito come sempre dalla Columbia University di New York. In questa edizione ha trionfato per la prima volta il giornalismo online, in particolare grazie all’Huffington Post, fondato da Arianna Huffington nel 2005 e oggi uno dei blog più seguiti al mondo, e Politico.com, quotidiano esistente anche in versione cartacea e distribuito in 25.000 copie solamente su Washington con tre edizioni settimanali, ma noto al grande pubblico soprattutto grazie alla versione online. Quest’ultimo è stato premiato con il Premio Pulitzer per le vignette satiriche firmate dal disegnatore Matt Wuerker, mentre l’Huffington Post può ringraziare il giornalista David Wood, che ha ricevuto l’ambito premio grazie ai suoi report riguardanti i tanti problemi che devono affrontare i veterani reduci delle guerre in Iraq e Afghanistan. Andando poi a vedere i vincitori di questa edizione tra i quotidiani tradizionali, ecco il premio assegnato al New York Times per il giornalismo internazionale, grazie ai reportage di Jeffrey Gettleman dall’Africa. Lo stesso quotidiano ha anche ricevuto un riconoscimento grazie alle inchieste di David Kocieniewski, che in questi anni ha trattato in profondità il tema della crisi economica. Nella categoria Breaking News, il vincitore è il quotidiano dell’Alabama Tuscaloosa News, mentre per quanto riguarda il giornalismo investigativo il premio è stato assegnato a quattro giornalisti di Associated Press e due del Seattles Times. La giornalista del Patriot-News Staff, Sarah Ganim, è stata premiata per l’inchiesta sugli abusi sessuali alla Penn State University, mentre il premio per la fotografia breaking news è stato assegnato a Massoud Hossaini, fotografo dell’agenzia Agence France-Presse. Il Ceo dell’agenzia francese, Emmanuel Hoog, congratulandosi con il giovane fotografo, ha detto: «Il Premio Pulitzer, che questo anno onora uno dei coraggiosi e brillanti fotoreporter di AFP, Massoud Hossaini, evidenzia quanto la nostra esigenza di qualità e impegno copra e debba coprire tutte le discipline del talento giornalistico di oggi. Oggi, nel campo dell’informazione, il testo senza immagine è povero, l’immagine senza testo non è sufficiente, le due cose insieme rappresentano l’esigenza giornalistica del XXI secolo».
Da sottolineare che in questa edizione del Pulitzer la giuria ha ritenuto opportuno non assegnare alcuna onorificenza in diverse categorie: sono rimaste infatti senza un vincitore la categoria narrativa e quella degli editoriali.