Due anni dopo circa la morte del marito ha dato alla luce il loro figlio. Poco prima di morire di tumore, il marito aveva fatto congelare il suo sperma e con l’uso della tecnica cosiddetta dell’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo con cui un singolo spermatozoo viene iniettato direttamente in un ovulo sono nate due gemelline. Una delle due è però morta dopo una ventina di giorni. La madre ha commentato che si è trattato di un disegno miracoloso: in questo modo, ha detto, una delle nostre bambine è andata direttamente in paradiso con il padre, e l’altra è rimasta a vivere con me. In questo modo siamo ancora una famiglia unita, ha aggiunto. E’ la storia di una coppia, Jeni Bliett e di suo marito Jim, morto dopo un devastante tumore al cervello nel febbraio 2012. L’uomo aveva già sconfitto un altro tumore, ai polmoni, poco tempo prima, ma non è riuscito a fare altrettanto con il successivo. La coppia, ha raccontato Jeni alla stampa inglese, aveva sempre desiderato avere dei figli, così quando è apparso inevitabile che a Jim restasse poco da vivere, ha deciso di far congelare il suo sperma. Ma Jeni fino a poco tempo fa non aveva avuto il coraggio di mettere al mondo dei figli, poi ha cambiato idea. Pixie, la gemellina sopravvissuta al parto, ha adesso sedici mesi.