Gli anniversari in questa era di internet possono causare brutti scherzi, specie se c’è chi ne scrive in modo imprudente. E’ successo infatti che un tweet postato per ricordare l’anniversario della guerra del Kippur del 1973 abbia scatenato la paura, soprattutto dei mercati. “10 ottobre. Aeronautica israeliana bombarda aeroporti in Siria per impedire che armi sovietiche raggiungano l’esercito siriano” si è letto nel messaggio postato da un certo @IDFSpokeperson. Immediatamente i mercati petroliferi sono andati in tilt mandando a picco prezzi e trattative. Il fatto era che il tweet riprovata un messaggio risalente a quaranta anni fa esatti. La cosa grave è che il tweet era stato lanciato in rete dall’esercito israeliano. Come ha spiegato un portavoce, faceva parte di una serie di tweet storici per le celebrazioni della guerra vinta allora da Israele. Tra l’altro nel post si leggeva chiaramente “armi sovietiche”: gli esperti di finanza dovrebbero sapere che l’Unione sovietica non esiste più dal 1991. E intanto i mercati hanno fatto segnare la crescita del prezzo del petrolio di oltre un dollaro: da 110,40 a 111,50. Alle 13 s’è toccato il massimo mensile di 111,74 dollari.