E’ una sorta di miracolo medico, come lo definiscono oggi i media, quello di una donna australiana di 41 anni il cui cuore è rimasto fermo senza battiti per ben 40 minuti. Il tempo necessario perché normalmente si dichiari la morte clinica di un soggetto. E’ accaduto a Vanessia Tanasio, vittima di ben due colpi al cuore a distanza di pochi minuti, il primo mente accompagnava i figli a scuola, il secondo mentre era già sul tavolo chirurgico. I medici dell’ospedale in cui era stata ricoverata la donna, quello di Monash Heart a Melbourne, sono rimasti loro stessi stupefatti per l’accaduto: quando si era verificato infatti il secondo attacco di cuore, i medici si erano dati ormai per vinti ritenendo non ci fosse più nulla da fare per lei. Ma in quell’ospedale è disponibile un macchinario speciale e molto avveniristico, il CRP detto anche Lucas2, disponibile in Australia solo in quell’ospedale. Fortunata coincidenza o miracolo dunque? Il macchinario funziona con cariche secche di trenta minuti di durata che hanno permesso di mantenere il sangue in circolazione negli organi vitali: hanno così potuto eseguire una angiografia dalla quale si è capito che la donna aveva un’arteria ostruita che è stata sbloccata grazie a una sonda. La donna così non ha subito danni permanenti come succede spesso in casi analoghi. Con il cuore fermo, la macchina ha permesso che il sangue continuasse a circolare soprattutto al cervello che di solito subisce in questi casi i danni peggiori. La tecnica è talmente unica che qualcuno la chiama resuscitamento del paziente. Una settimana dopo, Vanessa è tornata a casa dalla sua famiglia del tutto ristabilita.