Svolta nelle indagini sull’uccisione di Benazir Bhutto, candidata alle elezioni presidenziali del 2007. Anche se i sospetti e le accuse su di lui erano noti da tempo (da aprile è agli arresti domiciliari), adesso è ufficiale l’incriminazione dell’ex presidente pakistano Pervez Musharraf di non aver volutamente impedito l’assassinio avvenuto nel dicembre 2007. La Bhutto venne uccisa al termine di un comizio. Pervez Musharraf è accusato di omicidio, complotto e favoreggiamento. Nel 1999 l’ex presidente andò al potere dopo un colpo di stato dell’esercito: oggi ha negato ogni accusa nei suoi confronti. La prossima udienza per il suo caso è prevista il 27 agosto. Una testimonianza definita importante è quella di un giornalista americano che intervistò la Bhutto pochi mesi prima della sua morte: lei gli aveva detto che nel caso le fosse successo qualcosa, la responsabilità sarebbe stata di Pervez Musharraf. Non è il solo caso di omicidio politico in cui l’ex presidente pakistano è coinvolto: è infatti accusato anche della morte di un leader separatista.