Un genitore è stato arrestato perché durante una riunione del consiglio scolastico ha protestato contro un libro assegnato alla classe della figlia quattordicenne contenente la descrizione di un atto sessuale tra due teenager. Si tratta i Nineteen Minutes, un libro che ha per contenuto una sparatoria in una scuola, ma che per alcuni genitori come William Bear contiene anche passaggi non appropriati per ragazzi dell’età della figlia, scene di sesso esplicito. L’uomo si è dunque recato alla riunione protestando per il libro ma gli è stato chiesto ripetutamente di non disturbare e di tacere, anche perché aveva sforato i due minuti di tempo concessi a ognuno per parlare. A quel punto i dirigenti scolastici hanno chiamato la polizia e l’uomo è stato portato via in manette. Più tardi Bear ha raccontato che il poliziotto era molto intimidito, e che tremava vistosamente: sono io quello arrestato, perché tremi, gli ha chiesto. Il poliziotto ha risposto che non se la sentiva di farlo ma doveva. La scuola in seguito ha detto che normalmente i genitori vengono avvisati dei libri che si intendono adottare ma questa volta si erano dimenticati di farlo. Bear ha invece detto che le scuole oggi pensano che i ragazzi appartengano a loro e che i genitori siano solo dei custodi, gente che deve mantenerli mentre l’educazione spetta solo all’istituto scolastico contro il quale non devono interferire.