Durante la sua visita a Londra, il patriarca greco cattolico della Siria Gregorio III ha rilasciato numerose interviste sulla situazione dei cristiani nel suo paese. Come già riportato da ilsussidiario.net, ha sottolineato la drammatica situazione dei suoi fedeli, che per un terzo del totale hanno lasciato la Siria sconvolta dalla guerra civile. Ma non solo. Il patriarca ha anche raccontato di come recentemente siano state trovate delle bombe nascoste in una delle chiese più antiche della Siria, la cattedrale di Costantino ed Elena nella città di Yabroud, cottà in mano ai ribelli. Yabroud ha raccontato è una delle poche città siriane dove cristiani e musulmani ancora vivono in pace tra loro nonostante i tentativi dei membri di Al Qaeda di porre inimicizia tra loro come fanno in altre parti della Siria. Ovviamente questo piano terroristico aveva lo scopo di creare divisione e odio fra le due religioni anche qui. Gregorio III ha poi raccontato di come i cristiani residenti in città abbiano ricevuto la richiesta di pagare una tassa mensile di protezione pari a 35mila dollari, richiesta da gruppi armati ovviamente banditeschi che approfittano della situazione. Ha infine rivolto un appello, dicendo che in caso di vittoria dei ribelli in Siria per i cristiani la vita diventerebbe impossibile, dato che ormai i ribelli sono quasi del tutto appartenenti al fondamentalismo islamico di Al Qaeda. Gregorio III ha ancora una volta poi voluto dire come i cristiani non siano sostenitori del reigme di Assad, ma solo gente comune coinvolta in una guerra sanguinaria: circa mille cristiani sono morti dall’inizio delle ostilità.