Colpo di scena nel caso del batterio killer che ha già provocato 15 morti e centinaia di casi di infezione in Germania. Non è il cetriolo spagnolo il colpevole della trasmissione dell’infezione. Dopo che si era data al colpa al vegetale importato, si è scoperto adesso che gli agenti patogeni individuati su due dei tre cetrioli spagnoli esaminati e risultati contaminati non hanno niente a che fare con quelli rilevati nelle feci di alcuni pazienti che risultano invece appartenere al sierogruppo E. Coli Vtec O104. Mistero totale dunque su cosa starebbe succedendo in Germania, ma non solo visto che si sono registrati casi di infezioni anche in altri Paesi come Olanda, Regno Unito, Svizzera, Danimarca e da oggi anche un caso in Spagna. Anzi, oggi si è registrato un morto, il primo, anche in Svezia. Secondo quanto dicono le autorità tedesche, tutte le persone che risultano infettate sono state recentemente in Germania o hanno avuto contatti con tedeschi. Mistero dunque sulle origini di questa infezione che sta spaventando l’Europa. I casi denunciati in Germania sono ormai 1400, i morti 15. Il batterio causa i sintomi della sindrome emolitico-uremica che causa, con una grave forma di dissenteria emorragica, insufficienza renale, anemia emolitica microangiopatica, trombocitopenia, difetti di coagulazione e sintomici neurologici variabili. Il ministero dell’alimentazione tedesco, a cui ha fatto eco oggi l’Organizzazione mondiale della sanità, parla di grave situazione di dimensioni europee. L’invito, valido per tutta Europa, è di non mangiare verdure non cucinate come i pomodori, l’insalata e i cetrioli.
Intanto la Spagna, alla notizia che i suoi cetrioli sono “innocenti” si è infuriata non poco: protesta ufficiale del paese iberico con la Germania per aver diffuso notizie allarmistiche e aver “messo in ginocchio l’agricoltura spagnola”. Un atteggiamento irresponsabile quello tedesco, lo ha definito il ministro spagnolo dell’agricoltura. Le perdite stimate sono di 200 milioni di euro alla settimana. L’intera Europa avrebbe smesso di comprare frutta e verdure spagnole. Anche in Italia erano stati sequestrati circa 15 milioni di quintali di cetrioli spagnoli.