Tutto il materiale relativo alle numerose inchieste da parte del governo americano sull’assassinio di John F. Kennedy saranno finalmente disponibili e accessibili, dal prossimo 26 ottobre. Nel 1992 infatti, con la conoscenza di pochi, fu emanato un atto apposito che prevedeva che non più tardi di 25 anni dopo l’emanazione di tale atto, tutto l’archivio segreto fosse reso accessibile. La data è quella del 26 ottobre prossimo, ma non è detto che ciò avvenga. L’attuale presidente americano, Donald Trump, infatti ha il diritto di continuare a tenere segreto il materiale degli archivi se lo giudicasse “pericoloso per la sicurezza nazionale”. Molti esperti invece ritengono che ci sia ben poco che riguardi l’omicidio, piuttosto altro materiale dell’attività presidenziale di Kennedy ad esempio rapporti segreti su Cuba.
Si tratta di circa 40mila documenti, di cui 3.063 già resi noti lo scorso anno. In ogni caso, gli studiosi della vita e della morte del presidente ucciso a Dallas nel 1963, ritengono che ci sia materiale interessante. Innanzitutto nuove informazioni sull’uomo che è stato giudicato come l’unico responsabile della morte di Kennedy, Lee Harvey Oswald, che come si sa venne ucciso poco dopo l’attentato stesso. Secondo gli esperti, Oswald poche settimane prima dell’omicidio si era recato in Messico per ottenere un visto di ingresso a Cuba: un telegramma spedito dall’ambasciata americana in Messico pochi giorni dopo l’omicidio di Kennedy potrebbe svelare nuovi particolari sull’uomo e sul suo ruolo. Ci sono poi documenti inediti che riguardano i rapporti di Oswald e del fratello con l’Unione sovietica. Saranno poi disponibili ben cinque documenti che contengono comunicazioni private di Jackie Kennedy con l’allora vice presidente e poi presidente Lyndon B. Johnson fatte pochi giorni dopo la morte del marito. Infine c’è parecchio materiale relativo a quattro agenti della Cia coinvolti in missioni omicide a Cuba e fortemente legati a teorie consistenti secondo le quali la Cia fu coinvolta nell’omicidio di Kennedy.