George Galloway, deputato inglese appartenente (ne è stato uno dei fondatori nel 2004, dopo una lunga militanza nel Partito laburista da cui venne espluso) del Respect Party, una formazione di ispirazione socialista, è un nome noto in Inghilterra, anche se non proprio per la sua attività politica quanto per le sue esternazioni. Il motivo della sua notorietà è dato dai suoi discorsi pubblici in cui assume posizioni a dir poco controverse e di taglio fortemente antisemita. Nel 1994 infatti si recò in Iraq per incontrare personalmente Saddam Hussein (di cui era stato oppositore fino all’intervento militare nella guerra del Golfo nel 1991). Diffuse un discorso che si concludeva con le parole: “Io le riconosco onore per il suo coraggio, la sua forza, il suo impegno“. Parole che furono ovviamente criticate: lui si difese dicendo che si riferiva al popolo iracheno e non a Saddam. La sua posizione politica attuale per quanto concerne il Medio Oriente è un aperto sostegno alla causa dei palestinesi e contro Israele. In passato ha definito il sionismo “una blasfemia contro il giudaismo e contro Dio“. Qualche anno fa, invitato a un dibattito pubblico, se ne andò quando seppe che l’altro oratore, uno studente, era di nazionalità inglese ma anche israeliana. Le sue parole furono: “Non riconosco Israele e non discuto con gli israeliani“. Proprio in questo senso stanno facendo scalpore le sue parole, rilasciate durante un intervento registrato per un canale televisivo, in cui Galloway accusa Israele di fornire armi chimiche ad Al Qaeda. Il riferimento era al terribile attacco con armi chimiche che ha fatto centinaia di vittime a Damasco, in Siria, pochi giorni fa. Nonostante il suo estremismo politico, Galloway è molto apprezzato in Inghilterra: definito un antisemita estremo, forse proprio per questo ottiene tale successo.