Elsa Delplace, 35 anni, era andato venerdì scorso al concerto degli Eagles of Death Metal insieme alla madre di 61 anni e il figlioletto di 5 anni. Niente di strano, succede sempre più spesso che intere famiglie attendano i concerti rock, famiglie cresciute con quella passione che giustamente trasmettono anche ai propri figli. Nonna, mamma e nipote, una famiglia e il desiderio di passare una serata gioiosa. Si sono però trovati sotto il fuoco dei terroristi insieme agli altri spettatori. Non ci hanno pensato neanche un istante e mamma e nonna si sono immediatamente messe davanti al piccolo per proteggerlo. Entrambe sono rimaste uccise, il bambino si è salvato. La loro storia è stata raccontata dal giornale francese Le Point che ha dedicato un tributo alle due coraggiose donne: “Elsa Delplace e la madre Patricia sono morte sotto i colpi di arma da fuoco al Bataclan. Suo figlio Louis che era il suo raggio di luce, era con lei. Louis è stato trovato all’ospedale di Vincennes ricoperto del sangue della madre che lo ha protetto dai proiettili. Elsa era una persona radiosa sempre sorridente anche davanti alle difficoltà, impegnata in associazioni di volontariato, culturali e artistiche. Suonava il violoncello e aveva sempre combattuto le ingiustizie”. Una testimonianza commovente, proprio quando in questi giorni specie in Italia si leggono articoli deliranti a proposito dei concerti rock, quasi che le vittime del Bataclan si siano meritati di essere uccisi per aver preso parte a uno di questi, arrivando a definire gli Eagles of Death Metal un gruppo di “metallari satanisti”. Un insulto alle tante vittime.
(Paolo Vites)