Stati Uniti e Gran Bretagna lo avrebbero sempre saputo, ma per paura di inimicarsi la Siria, allora paese utile contro l’Iraq di Saddam Hussein, non dissero nulla e trovarono un altro capro espiatorio. La terribile strage di Lockerbie, quando nel 1988 un volo della Pan Am con quasi trecento passeggeri venne fatto saltare in aria, avrebbe adesso un nuovo movente. A ordinare la strage infatti, ha rivelato un ex ufficiale dei servizi segreti iraniani, Abolghassem Mesbahi, fu l’Ayatollah Khomeini, ai tempi capo supremo dell’Iran. Il motivo: vendetta per un volo di linea iraniano colpito dagli americani (nel luglio del 1988 un airbus iraniano venne colpito per errore da una nave americana di base nel Golfo persico). Fate esattamente quello che hanno fatto a noi, ordinò, e con l’aiuto di un gruppo terroristico siriano l’attentato venne messo a punto ed eseguito. Cadrebbe dunque la pista libica, fino a oggi quella sostenuta ufficialmente con tanto di arresto e condanna di Abdelbaset al-Megrahi, un esponente dei servizi segreti libici. Condannato all’ergastolo nel 2001, venne scarcerato nel 2009 perché sofferente di un tumore e poté tornare in Libia dove è morto nel 2012. Si era sempre dichiarato innocente. Il suo arresto venne eseguito perché la linea ufficiale dell’accusa era che Gheddafi aveva voluto vendicarsi del bombardamento americano del 1986 sulla Libia. In realtà, come ha rivelato ancora l’ex ufficiale iraniano, anche la Libia, insieme alla Siria, venne coinvolta nell’attentato di Lockerbie, lasciando però a Gheddafi la decisione se prendervi parte o no.