Non hanno alcun pudore (non girerebbero a seno nudo) e non si fermano di fronte a niente e a nessuno. Neanche di fronte ad un vescovo. Le Femen hanno fatto irruzione, ieri sera a Bruxelles, ad una conferenza intitolata: “Blasfemia: offesa o libertà di esprimersi” e tenuta presso l’Università di Ulb. Tra i relatori c’era anche monsignor Andrè Leonard, arcivescovo di i Malines-Bruxelles e primate del Belgio, contro il quale si è indirizzata l’azione indecente delle manifestanti. Erano in quattro e, al grido di “Stop all’omofobia” e “Dio salvi le lesbiche”, lo hanno inondato di acqua santa (almeno così hanno dichiarato). Durante il blitz, il vescovo ha reagito, ed è rimasto in silenzio a pregare di fronte alla violenza del gesto blasfemo. Pochi minuti dopo, le attiviste sono state allontanate del servizio d’ordine, evidentemente non abbastanza efficiente da individuare e bloccare quattro donne seminude cariche di gavettoni. Nel loro comunicato, hanno definito le parole pronunciate dall’arcivescovo nel corso della sua relazione una «sessione di propaganda pubblica di odio e fanatismo religioso». L’azione si è svolta proprio nel giorno in cui la Francia approvava definitivamente la legge che equipara il matrimonio omosessuale a quello naturale e permetterà alle coppie omosessuali di adottare dei figli (durante le manifestazioni di protesta un prete è stato malmenato dalla polizia, guarda il video).