Ore drammatiche in attesa del referendum in Crimea, un referendum dal risultato scontato che sancirà l’annessione della regione alla Federazione russa. La Crimea da settimane è ormai completamente invasa dalle truppe russe, ma Kiev ha denunciato l’ingresso di truppe russe anche in altre zone dell’Ucraina. Mosca dal canto sua ha fatto sapere che è pronta a intervenire in caso di richieste di aiuto da parte della popolazione russa, sottolineando di aver già ricevuto richieste di aiuto. Circa 80mila soldati russi da giorni circondano i confini con l’Ucraina. Militari russi sarebbero stati fermati dalle truppe ucraine mentre dalla Crimea cercavano di entrare nel sud est del paese: “Cercavano di entrare nel territorio della regione di Kherson nei pressi di Arbatskaya Strelka. Le forze armate di Kiev hanno usato forze di terra e aerei da combattimento nell’operazione” ha fatto sapere il ministero della difesa ucraino. L’ambasciatore americano all’ONU ha dichiarato che la Russia dovrà rispondere del suo comportamento e che rischia l’isolamento diplomatico ed economico. E all’ONU è stata ovviamente bocciata proprio per via del veto posto dalla Russia una risoluzione contraria al referendum in Crimea. La Cina si è astenuta e gli altri 13 paesi del consiglio di sicurezza hanno votato contro, ma come si sa basta il veto di una delle nazioni con posto fisso per bocciare qualsivoglia risoluzione. A Mosca intanto oggi si è svolta una manifestazione a cui hanno preso parte circa 50mila persone contro l’invasione della Crimea.