Parla il Presidente degli Stati Uniti, intervistato dalla stampa americana. Obama non esclude si possa arrivare a fornire armi ai ribelli anti Gheddafi. E’ in corso una valutazione delle forze in campo, spiega, e se fosse necessario è possibile arrivare alla fornitura di armi ai ribelli, una ipotesi in corso di verifica.
«Una delle questioni a cui stiamo cercando di dare risposta – ha aggiunto Obama nell’intervista all’Nbc, alla Abc, alla Cbs News- è se le forze di Gheddafi sono state sufficientemente indebolite, perché allora non sarebbe necessario armare i ribelli». Ma al momento non lo escludiamo ha poi aggiunto. Per Obama, Gheddafi avrebbe comunque i giorni contati. Ma non è ancora il momento di aprire un negoziato, come invece sostiene ad esempio l’Italia. Il gruppo di potere intorno a Gheddafi, spiega, ha capito di non avere più molte possibilità, ha i giorni contati. Ma è probabile che il Raìs non lo sappia e ritenga di continuare la sua guerra. Dunque none esistono ancora le condizioni per dar via a un negoziato formale con lui. «Quello che stiamo vedendo – ha detto il presidente americano – è che chi frequenta da vicino Gheddafi ha capito che il cappio si stia stringendo e che i loro giorni siano ormai contati. E per questo stanno pensando cosa fare in futuro, quali saranno i loro prossimi passi».
Critico il ministero degli esteri italiani davanti alla possibilità di armare i ribelli: sarebbe una misura controversa ed estrema e porterebbe a una divisione della comunità internazionale. Intanto l’intelligence americana informa che tra i ribelli ci sono sicuramente infiltrati di Al Qaeda ed Hezbollah. La leadership dei ribelli invece sarebbe composta da persone responsabili e lontane dall’estremismo.