Ci sarebbero 4mila europei nelle prigioni siriane, arrivati dal Belgio, dalla Francia, dalla Germania. Circa 80 di queste persone sarebbero giunte dall’Italia. Lo rivela il giornalista libanese Talal Khrais, corrispondente del quotidiano As-Safir che si trova da tre anni in Siria per seguire la guerra, nel corso della trasmissione 24 Mattino su Radio 24. Secondo il giornalista si tratterebbe di italiani convertiti all’Islam o cittadini stranieri dei “paesi del Maghreb”. Prigionieri di cui la Siria non vorrebbe rivelarne l’esistenza per utilizzarli come merce di scambio per ripristinare i rapporti diplomatici. Khrais sostiene inoltre che dietro l’Isis ci sia l’appoggio della Turchia e ha raccontato: “Sono stati rapiti 48 pellegrini libanesi sciiti in Siria. Hanno aspettato due anni per poter farli tornare. Gli sciiti in Libano hanno preso tre diplomatici turchi e hanno dato alla Turchia una settimana di tempo. Sono stati liberati”. In diretta anche il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova che non ha escluso quanto detto dal giornalista in merito ai prigionieri, ma che non può dare notizie certe sui numeri. In merito alla Siria ha detto “Non lo ammetteranno o non essendoci di fatto rapporti diplomatici non c’è comunicazione neanche di tipo ufficiale, governo su governo, nemmeno su queste cose. Sappiamo che questo è un problema vero, vale non solo per l’Italia, vale per la Gran Bretagna ed è un ulteriore elemento di preoccupazione che dovrebbe rendere sensibili anche le nostre opinioni pubbliche”. (Serena Marotta)