McDonald’s è in crisi in America, dove la gente preferisce il fast food messicano Chipotle. Sembrava inattaccabile dalla concorrenza con i suoi 36mila ristoranti in 120 paesi ed invece proprio nelle ultime settimane il colosso dell’alimentazione ha cambiato amministratore delegato, così Steve Easterbrook ha sostituito Don Thompson, il quale ha già fatto sapere che c’è la necessità di cambiare formula per riconquistare i clienti. “I bisogni e le preferenze dei consumatori sono cambiate e la performance di McDonald’s riflette l’urgente bisogno di evolversi con i consumatori, rivedendo le priorità”, ha spiegato in una nota l’azienda. Nel mese di febbraio 2015 l’azienda ha registrato un calo del – 1,7 per cento su scala globale, mentre la flessione prevista era di un -0,3 per cento. La cosa che più preoccupa i vertici è il calo registrato negli Stati Uniti: il -4 per cento di febbraio e quella avvenuta in Asia – Pacifico con un -4,4 per cento. È positiva invece la situazione in Europa con un +0,7 per cento, forse dovuto alla crisi che spinge la gente verso il cibo più economico. Intanto McDonald’s ha ufficializzato la sua presenza all’Expo 2015. Nel frattempo il rivale, il Chipotle mexican grill, ha avuto un ricavo del 2014 pari a 4,11 miliardi di dollari, un aumento annuo del 28,5 per cento e utili che ammontano a 445,4 milioni di dollari. (Serena Marotta)