A Lugansk si combatte per strada, roccaforte dei ribelli filorussi, dove oggi l’esercito ucraino è riuscito a riconquistare un quartiere. La guerra, secondo le stime dell’Onu, avrebbe causato 2.100 vittime e oltre 5.000 feriti. E anche oggi ci sarebbe stato altro spargimento di sangue, bambini innocenti: l’accusa arriva dal vice premier dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Andrei Purghin, che ha accusato l’esercito ucraino di aver bombardato un asilo a Makievka, uccidendo dieci bambini. Al momento non c’è la conferma da parte di fonti indipendenti. Secondo Kiev, sarebbero 15 i corpi recuperati oggi della colonna di rifugiati colpita ieri dai ribelli sulla strada Khriaschuvate-Novosvitlivka, vicino a Lugansk. E proprio Lugansk da 17 giorni è senza acqua potabile, energia elettrica, rete telefonica e approvvigionamenti, in più il sindaco ha riferito del pericolo di malattie infettive. Anche Donetsk, bombardata nella notte, è priva di acqua potabile e stentano ad arrivare i rifornimenti alimentari. Intanto il convoglio di aiuti umanitari russi è rimasto bloccato al confine perché Kiev non garantisce la sicurezza nel territorio in mano ai ribelli, sarebbe questa la versione ufficiale. Il 23 agosto a Kiev si recherà la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che incontrerà il presidente Petro Poroshenko e il premier Arseni Iatseniuk per discutere «l’attuale situazione ucraina e l’atteggiamento da tenere nei confronti della Russia. Inoltre si parlerà delle possibilità concrete di sostenere l’Ucraina». Mentre il 30 agosto Petro Poroshenko andrà a Bruxelles su invito del presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy e del presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso. Prima, invece, il 26 a Minsk tra Putin, Nazarbaiev, Lukashenko, il presidente ucraino e tre rappresentanti di Bruxelles: l’Alto rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton, e i commissari all’energia e al commercio, Guenther Oettinger e Karel De Gucht, per discutere l’attuazione dell’accordo di associazione tra Ue e Ucraina, la sicurezza energetica, nonché la stabilizzazione nella regione del Donbas, nell’est dell’Ucraina. Il Cremino ha fatto sapere che Putin avrà alcuni bilaterali, senza precisare con chi. (Serena Marotta)