E’ un G20 decisamente a rischio continuo di scontri. La situazione siriana, la minaccia americana di attacchi, il no di Putin: insomma un clima molto poco amichevole. Ieri durante il primo incontro dei grandi della Terra, nonostante una stretta di mano iniziale, Putin e Obama si sono guardati bene dal sedersi uno accanto all’altro dimostrando la lontananza politica del momento. Ma i russi non stanno tranquilli: ha destato quasi un incidente diplomatico la frase attribuita a a Dmitry Peskov portavoce del presidente russo Vladimir Putin a proposito della Gran Bretagna, da sempre il primo e più fedele alleato di Washington. Il portavoce se ne sarebbe dunque uscito con questo commento: “La Gran Bretagna è “solo una piccola isola alla quale nessuno dà retta e serve solo agli oligarchi russi per comprarsi il Chelsea”. L’ira del premier inglese non si è fatta attendere: saremo anche una piccola isola, ha detto, ma nessuno nella storia è come noi. Abbiamo salvato l’Europa dal fascismo, ha aggiunto, “abolito la schiavitù e inventato tutto quello che c’era da inventare”. E ancora: sport, arte, letteratura filosofia, musica, economia e quant’altro: per Cameron in pratica ogni cosa è grazie agli inglesi. In seguito il Cremlino ha smentito la frase del portavoce, ma Cameron è andato avanti: “Sfido chiunque a trovare un paese con una storia più fiera, un cuore più grande o una maggiore capacità di ripresa”.