Nel giorno in cui in Francia entra in vigore la legge che proibisce il velo nei luoghi pubblici, sono state arrestate una ventina di donne velate.
59 donne, a Parigi, sono state fermate. 19 di loro indossavano il velo. Stavano manifestando di fronte alla cattedrale di Nôtre Dame contro la legge approvata da poche ore che vieta di indossare, nei luoghi pubblici, il velo. La manifestazione non era stata autorizzata e le donne sono state fermate dopo che le forze dell’ordine avevano tentato di interromperla.
Secondo il funzionario della polizia che ha diretto le operazioni, sarebbe unicamente questa la causa dell’arresto delle donne, e non il fatto che fossero coperte dal velo. «Non si è proceduto a questi fermi – ha spiegato – sulla base del velo indossato dalle donne. Il motivo è stato il mancato rispetto del dovere di annunciare la manifestazione».
La legge in questione, votata ad ottobre, è entrata in vigore oggi ed è stata fortemente voluta da Sarkozy. Il quale, in questi giorni, viene accusato di sfruttare l’islam e di far leva sui sentimenti ostili agli immigrati per riconquistare quell’elettorato che si è lasciato affascinare dall’estrema destra di Le Pen.
La nuova norma prevede fino a 150 euro per i casi di recidività e, in alcuni casi, l’obbligo di un corso di cittadinanza francese. Per gli uomini che impongono il velo alla donne, la multa può arrivare anche ai 30mila euro, cifra che raddoppia se la donna è minorenne. Il provvedimento non proibisce, nei luoghi pubblici, solamente l’uso di veli, burqa o niqab ma anche di celare il volto con maschere, passamontagna o caschi integrali.
Come luoghi pubblici si intende non soltanto strade o piazze, ma anche tribunali, musei, biblioteche, stazioni, aeroporti, esercizi commerciali, ristoranti o ospedali. Le forze dell’ordine non hanno il potere di imporre alla donna di togliersi il velo, ma possono arrestarla e condurla in commissariato per l’identificazione.