E’ Gaetano Tuccillo, caporal maggiore scelto originario di Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli il militare italiano rimasto ucciso oggi nell’attentato terrorista in Afghanistan. Un mezzo delle nostre forze armate stava passando nei pressi del villaggio di Caghaz quando una bomba è esplosa provocandone la morte. Un altro militare è rimasto ferito ma le sue condizioni non sono gravi. Teatro dell’attentato è il distretto di Bakwa nella provincia di Farah, Afghanistan occidentale. Un teatro di guerra quello del Gulistan definito dal sottosegretario alla difesa del nostro governo, probabilmente la zona più pericolosa del mondo. Proprio nel medesimo distretto, quello di Bakwa, all’inizio del mese di giugno le nostre forze militari avevano portato a compimento una importante operazione di sicurezza. Erano infatti stati arrestati sette terroristi che avevano con loro attrezzature e sostanze per la preparazione di ordigni esplosivi. Evidentemente l’importante operazione non è stata abbastanza per scongiurare il pericolo di nuovi attentati, e non è escluso che i talebani abbiano volutamente preso di mira i nostri soldati per vendicare l’arresto dei loro sette compagni. A eseguire l’arresto erano stati i paracadutisti della Task Force South East, il cui scopo nella zona era quello, insieme alle forze armate afgane regolari, garantire la sicurezza di movimento lungo la strada 5151, quella che collega Farah con Delaram. Avevano preso parte all’operazione anche gli artificieri dell’ottavo reggimento di Legnago. Proprio gli artificieri in quei gironi avevano rimosso un ordigno posizionato lungo la strada, un ordigno come quello che oggi è costato la vita al caporal Tuccillo. Questi faceva invece parte del battaglione logistico Ariete di Maniago con sede a Pordenone. Le nostre forre sono particolarmente attive nel distretto di Bakwa. Lo scorso gennaio presso il villaggio di Baktiar era stato inaugurato e consegnato alla popolazione un pozzo d’acqua dato in uso a tutti gli abitanti, circa 300, del villaggio. Dal primo settembre 2010 a oggi l’attività della nostra task Force impegnata in quella zona dell’Afganistan ha permesso di investire circa 200mila euro in opere di aiuto alla popolazione locale come l’apertura di questo pozzo. Nonostante ciò, i talebani ribelli continuano a colpire le forze militari occidentali e anche i civili. Sempre stamattina una intera famiglia di undici persone tra cui anche due bambini, è stata sterminata con un altro attentato esplosivo mentre viaggiavano su un mini bus. Una guerra sanguinosa che solo alle truppe americane impegnate in Afghanistan dall’inizio del conflitto dieci anni fa è costata 1584 soldati uccisi. Attualmente si trovano nel Paese 78.430 soldati americani. I nostri soldati uccisi sono invece fino ad oggi 38.
Il presidente Obama lo scorso 22 giugno ha annunciato il ritiro di 10.000 di essi entro la fine dell’anno, mentre altri 23.000 soldati lasceranno l’Afghanistan entro l’estate del 2012. I nostri soldati impegnati sono attualmente 3.400. In totale le forze alleate impegnate dispongono di 119.819 uomini. Il Paese che ne conta di meno è l’Estonia: 160.