Lynne Featherstone, ministro per le Pari opportunità britannico, presenterà nei prossimi giorni un progetto di legge che abolisce il divieto di celebrare le nozze gay nei luoghi di culto britannici. Il governo sta esaminando quale è il prossimo passo per rafforzare le unioni civili – ha spiegato al Guardian un portavoce del ministero per le pari opportunità -.
“Tra le proposte vi è anche quella di permette alle coppie gay, se lo vogliono, di celebrare la loro unione in luoghi di culto. I ministri hanno incontrato una serie di persone e di organizzazione per ascoltare la loro opinione sul tema”. Approvazione e contestazione all’annuncio. Le associazioni gay e gruppi religiosi minoritari hanno accolto la proposta con soddisfazione. Gran parte dei conservatori e membri della chiesa anglicana esprimono dissenso. Il fatto è che da quanto si deduce dalla proposta del ministro, non è chiaro se tali unioni possano definirsi matrimoni omosessuali” e se saranno equiparati alle unioni eterosessuali. In Inghilterra, come in paesi quali Canada, Islanda, Paesi Bassi, Sudafrica, Svezia, Spagna e in alcuni Stati americani, le unioni civili dei gay sono autorizzate e legali da diversi anni. Manca però l’aspetto spirituale e cioè il matrimonio religioso.
La maggior parte degli esponenti della chiesa anglicana è contraria, ma la stessa chiesa anglicana dipende direttamente come autorità dal governo, non essendo più parte della chiesa cattolica. Al momento, lo stesso ministro che ha proposto il progetto di legge, ha dichiarato: «Non forzeremo nessuna confessione religiosa a fare qualcosa che è contrario alla propria fede». Secondo un portavoce del ministro, "È un fatto di libertà religiosa". Nessuna chiesa sarà obbligata a benedire le coppie gay davanti all’altare, ma a nessuna sarà impedito di farlo.