“Assad potrebbe evitare un attacco consegnando le sue armi chimiche alla comunità internazionale entro la settimana prossima”, ma al momento “non sembra sul punto di farlo”. A dirlo è il segretario di Stato Usa John Kerry, intervenuto in conferenza stampa dopo l’incontro a Londra con il ministro degli Esteri britannico William Hague. In Siria, ha aggiunto Kerry, è in atto una “catastrofe umanitaria globale” in cui la soluzione politica “rimane la soluzione ultima per la fine del conflitto” che non può essere raggiunta con un’azione militare, anche se la strada della soluzione politica “è stata perseguita per anni”. “I rischi che comporta non agire – ha precisato il segretario di Stato Usa – sono maggiori di quelli di un’azione”. Poi, riguardo la cosiddetta “special relationship” che lega Londra e Washington (e dopo il voto al Parlamento britannico che ha negato l’intervento britannico in Siria), Kerry ha voluto precisare che il legame tra i due Paesi “è più forte di un voto”, mentre il ministro Hague ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno il “totale sostegno diplomatico della Gran Bretagna sulla Siria”.