Rischio disastro ambientale negli Stati Uniti: dall’oleodotto Keystone, in South Dakota, sono fuoriusciti quasi 800mila litri di petrolio. La notizia arriva in un momento molto delicato per il futuro dell’oleodotto Keystone, perché è attesa a breve la decisione dello Stato del Nebraska sul progetto Keystone XL, il prolungamento bloccato dall’ex presidente Barack Obama ma rilanciato da Donald Trump. Intanto le operazioni di pulizia si stanno rivelando più difficili del previsto, perché il petrolio di sabbie bituminose è più denso e colloso rispetto ad altre forme di greggio. La compagnia TransCanada ha dichiarato che la perdita nel gasdotto sotterraneo è stata rilevata intorno alle 6 del mattino ed è stata isolata entro 15 minuti. Il Dipartimento dell’Ambiente e delle Risorse Naturali del South Dakota ha spiegato che la perdita è avvenuta in un’area erbosa, in una zona agricola. Per il momento non è ancora possibile dire se questa perdita abbia contaminato le falde acquifere.
USA, FALLA NELL’OLEODOTTO KEYSTONE: PERDITA GIGANTESCA
Lo sversamento comunque è l’ultimo di una serie di disavventure che ha suo malgrado visto protagonista il sistema di condotte che trasporta il materiale estratto dalle sabbie bituminose di Alberta, in Canada, alle Grandi Pianure dove viene raffinato e immagazzinato. Si tratta di una perdita gigantesca, pari a 210mila galloni di petrolio, circa 795mila litri, quella dell’oleodotto Keystone in South Dakota. I responsabili della struttura si sono attivati per risalire alla causa dell’incidente, una delle più grandi perdite mai registrate nello Stato. «I tecnici hanno chiuso in sicurezza e messo in sicurezza la condotta Keystone perché era stata rilevata una caduta di pressione causata da una fuoriuscita di petrolio, le cui cause sono in corso di esame», scrive TransCanada nel comunicato ufficiale diramato. Lo sversamento ha interessato un’area 40 km a sud della stazione di pompaggio di Ludden nella contea di Marshall.