L’allarme è stato lanciato da un esperto del settore che sta studiando attentamente il quadro degli eventi in Siria e Iraq. Si tratta di Hamish de Bretton-Gordon, ex comandante del Joint Chemical Biological Radiological Nuclear Regiment dell’esercito inglese. Nelle ultime due settimane, ha detto come riportano oggi i media inglesi, si è assistito al più massiccio uso di armi chimiche in Siria e in Iraq dai tempi della guerra fra quest’ultimo paese e l’Iran negli anni ottanta, una guerra come si sa dove l’uso delle armi chimiche fu massiccio. Questo, ha detto ancora, sta a significare che si sta insegnando ai miliziani a farne uso e in special modo a quei cosiddetti “foreign fighters” che si apprestano a tornare nei loro paesi di origine come il Regno Unito. Saranno dunque in grado di usare soprattutto il gas al cloro di cui si sta facendo grande uso, un gas che non è letale come il gas nervino ma ugualmente mortale se inalato e che crea grande panico. In Inghilterra, aggiunge, è molto facile procurarsi tale gas che potrà essere utilizzato in attentati nelle metropolitane o anche negli stadi con effetti devastanti. Ha poi ricordato il terribile attacco con gas di questo tipo nella metropolitana di Tokyo vent’anni fa, che causò dodici morti e oltre mille feriti.