A essere decisive nelle elezioni presidenziali Usa saranno soprattutto le donne single. In tutto sono 55 milioni e, come scrive Maria Laura Rodotà sul Corriere della Sera, sono il vero ago della bilancia nel voto di martedì. E’ a loro che si rivolge, in modo sempre più insistente, la pubblicità elettorale dei due contendenti, il democratico Barack Obama e il repubblicano Mitt Romney. Da un lato i conservatori che sui cartelloni lungo le autostrade tra Florida , Ohio e Virginia, ricordano riferendosi al feto che “a 18 giorni dal concepimento il suo cuore già batte”.
Messaggi che vanno dritti al bersaglio, se si pensa che secondo i sondaggi nei tre Stati Usa il 51 per cento delle donne sceglierà Romney, e solo il 41 per cento Obama. Come spiega al Corriere una signora di Tampa riferendosi a Obama, “l’altra volta lo ho votato, ma non mi è mai piaciuto”. A sorprendere però è la polarizzazione tra donne sposate e single. Sempre stando ai sondaggi il 63% delle donne non sposate voterà per il presidente Obama, contro il 23% che sostiene Romney. Non a caso i democratici stanno facendo di tutto pur di convincere le ragazze a non astenersi.
Di sicuro voterebbero per Obama, ma molte di loro dopo averlo scelto nel 2008, oggi si sentono deluse. Il leader democratico si è affidato a un video girato da Lena Dunham, attrice della serie Girls. Rivolgendosi alle 18enni, paragona il primo voto con la prima volta a letto. E aggiunge che “non dovrebbe essere con chiunque”. Fatto sta che l’esito delle presidenziali potrebbe cambiare anche la composizione della Corte Suprema. I suoi giudici sono nominati a vita, ma uno di questi, Ruth Bader Ginsburg, sarebbe prossimo alle dimissioni per motivi di salute. Se dovesse vincere Romney, al suo posto sceglierebbe probabilmente un giudice anti-abortista, modificando l’attuale maggioranza che è pro-choice per 5 a 4.
Nel programma elettorale di Romney c’è inoltre il taglio ai fondi per la contraccezione. La sfida si gioca soprattutto nel Wisconsin, dove l’ex governatore Tommy Thompson sta cercando di tenere testa a Tammy Baldwin, unica lesbica dichiarata al Congresso e, se dovesse vincere, primo senatore ad avere fatto outing in quanto gay.
Qualsiasi sarà alla fine il voto delle donne, in media la loro partecipazione al voto è del 7 per cento superiore a quella degli uomini. Anche per questo, gli esperti di sondaggi si stanno concentrando su di loro, per cercare di prevedere come andrà a finire.