Di lui ci si era dimenticati, come succede spesso in questi casi. Rapito lo scorso marzo padre Tom, sacerdote missionario originario dell’India, è ancora nelle mani dei miliziani dello stato islamico dopo l’assalto a una casa di riposo per anziani e malati delle suore missionarie della Carità ad Aden nell Yemen. Quel giorno furono uccise quattro suore di Madre Teresa e altre dodici persone. Lui fu rapito e circolarono subito voci per fortuna infondate, ad esempio che sarebbe stato crocifisso il giorno di Pasqua. Invece è ancora nelle mani dei rapitori e adesso un video lo mostra vivo ma in gravi condizioni. Dice di aver bisogno di cure e chiede aiuto al papa affinché venga liberato. Le autorità indiane, paese di cui è cittadino il sacerdote, assicurano di essere in contatto con i miliziani e di trattare con loro, ma la situazione è resa difficile dalla guerra che sconvolge il paese e dalle tante milizie diverse che vi si trovano. “Se fossi un sacerdote europeo, avrebbero preso la vicenda in modo più serio. Ma sono indiano. Forse non valgo così tanto. Carissimo papa Francesco, carissimo Santo Padre come padre, la prego di prendersi cura della mia vita. Sono molto depresso. La mia salute si sta deteriorando” dice padre Tom nel video.