Una storia agghiacciante quella che ci giunge dagli Stati Uniti, dove una madre ha ucciso il proprio piccolo solamente perché aveva fatto la pipì a letto. Come riportato da diversi organi di informazione online in queste ultime ore, la donna è stata condannata a 40 anni di carcere per quel terribile gesto. La vicenda ha come protagonista il povero Kylen Shangreaux, residente nella riserva indiana del Sud Dakota di Pine Ridge, figlio della 30enne Katrina. L’evento risale al luglio del 2016, esattamente due anni fa, quando il piccolo, racconterà la madre, continuava a sporcarle il letto e a chiamarla Angie, il nome della zia.
IL CORPICINO MASSACRATO
Un giorno la donna, evidentemente non sana di mente, ha deciso di dare una lezione al figlio, picchiandolo violentemente con una cintura borchiata. La madre ha messo così tanta violenza nel gesto che il piccolo è stato ritrovato con il corpo ricoperto per oltre il 70% di ferite, morsi e lividi, ma anche bruciature di sigarette e ferite sui genitali, come se la madre avesse provato in qualche modo a trovare un “rimedio” per far si che il figlio non facesse più la pipì fuori dal vasino. Dopo aver ucciso il piccolo la donna ha cercato di ripulire il sangue assieme alla madre, inscenando un incidente. Ma i giudici non ci hanno creduto, ed hanno condannato la donna a rimanere dietro le sbarre per i prossimi 4 decenni, per via della crudeltà, e per aver agito senza rimorso. “Mi guardava anche storto”, racconterà la donna, e per questo, l’ha ucciso