Human Rights Watch critica duramente la politica italiana in materia di immigrazione e si scaglia contro i respingimenti dei migranti. Nel dossier “Scacciati e schiacciati” scrive: «L’Italia intercetta migranti e richiedenti asilo e senza valutare se sono rifugiati o bisognosi di protezione, li respinge in Libia», dove li attendono «condizioni inumane».
Anche per l’Onu ci sono «forti riserve» sui respingimenti e il commissario Ue Barrot parla di una situazione inaccettabile in Libia. «Dobbiamo dimostrare ai libici che la situazione attuale è inaccettabile e non può perdurare» dice il rappresentante dell’Ue presentando al consiglio europeo dei ministri degli Interni il suo programma di ripartizione degli immigrati che hanno diritto d’asilo. «La realtà è che l’Italia sta rimandando questi individui incontro ad abusi – sostiene invece Bill Frelick, autore del rapporto Hrw – I migranti che sono stati detenuti in Libia parlano di trattamenti brutali, condizioni di sovraffollamento ed igiene precaria».
Pensiero condiviso anche dall’alto commissario Onu per i rifugiati Guterres: «La nostra posizione è molto chiara – dice – Non pensiamo che in Libia esistano le condizioni necessarie per garantire la protezione dei richiedenti asilo».